Da Bottega Veneta stile senza età Scervino aggiorna il codice
Lo show per i 50 anni del marchio del gruppo Ker ing e 15 di direzione creativa di Maier Cappelli di paglia da Blumarine, Jil Sander esagera le proporzioni
p stagione lo show è misto, ma sono le donne, inevitabilmente, ad attrarre l’attenzione. Sono signore, nel senso letterale e pradesco del termine: donne consapevoli del proprio ruolo e della propria presenza. Indossano scarpe con zeppe dal vago sapore anni quaranta, e un guardaroba cinematografico di classici senza tempo, dal trench al golfino alla gonna a ras, che si ispira alle foto di Malik Sibidé e alla feste da ballo di Bamako, Mali, per comporre un elogio di musica e moda come strumenti per abbattere confini e barriere. Lo spirito è leggero, e proprio per questo la collezione convince.
Anche da Ermanno Scervino c’è freschezza nell’aria. Qui le signore sensuali di ieri sono diventate giovani fanciulle senza perdere dignità, e nemmeno appeal ladylike. Un passo in avanti a lungo atteso, che si spera porterà in nuovi territori, perchè ripetersi all’infinito oggi è pericoloso. Da Blumarine la carnalità esibita di un tempo lascia spazio a un certo non so che; le starlette pailettate diventano figure pensose vestite di morbidi cotoni e cappelli di paglia, come sarebbe piaciuto a Tina Modotti. Pur necessaria, la svolta non sembra peró del tutto realizzarsi. La collezione è come sospesa in un limbo, per uscire dal quale è necessario un nuovo focus sul design, non solo sullo styling.
Chi invece continua a progredire è Erika Cavallini, che tra volumi esagerati, balze multicolori e tocchi di fetish trova un equilibrio tutto suo tra maschile e femminile, schiarendo la propria voce di autrice.