Le sfilate da Marni a Dolce&Gabbana
Oggi in passerella Marni, Biagiotti, Dolce&Gabbana, Missoni, Ferragamo, Trussardi e Dsquared2
Eleganza è un termine, e ancora più un modo di essere, che non si addice ai nostri tempi cinici, rapaci, volgari. La moda, poi, pur dovendo, almeno sulla carta, promuoverla, all’eleganza ha ormai rinunciato, presa a inseguire i fantasmi dell’esibizionismo bling bling di nuovi ricchi veri e digitali. Tra i pochi designer oggi in grado di maneggiare questa difficile materia, e di farlo in una maniera rilevante per il momento invece che nostalgica, è Tomas Maier, direttore creativo di Bottega Veneta. L’emozionante show con il quale Maier ieri ha celebrato insieme i cinquant’anni del marchio e i quindici di direzione creativa, ne è stato dimostrazione lampante. Nessuna sbavatura, nessun eccesso, nonostante la location insieme intima e grandiosa - i corridoi dell’accademia di Brera - e il cast spettacolare di donne di ogni età - da Lauren Hutton, splendida con le sue rughe non toccate da botox e refill, alla raggiante Eva Herzigova alle giovani modelle del momento. Bottega Veneta è da sempre simbolo di lusso sussurrato, di avversione per il chiasso e lo show-off; sinonimo di una discrezione piena di nuance, cui negli anni Maier ha aggiunto volume e sfumature. Questa