BTp Italia sospeso fra retail e il palato sottile degli istituzionali
Quest’anno scadono tre BTp Italia, per un totale elevatissimo, 27 miliardi: vengono rimborsati dal Tesoro tre Buoni indicizzati all’inflazione italiana, emessi attorno all’apice della crisi del debito sovrano dell’euro, con durata di quattro anni e cedola reale rispettivamente del 2,45% (7,3 miliardi), 3,55% (1,7 miliardi) e 2,55% (18 miliardi). Il 2012 era anche l’anno in cui la Federal Reserve lanciava la terza ondata di QE, il “QE3”. Da allora il mondo è cambiato. Il BTp Italia lanciato ieri entra in un contesto, sia pur controverso, di un mercato dominato dall’attesa dell’avvio di una tiepidissima politica di rialzo dei tassi negli Usa e dalle incognite sollevate da una Bce che per il suo QE ha un problema tecnico di scarsità di titoli acquistabili e un problema sostanziale in un’inflazione che stenta a riportarsi al target di “vicino ma sotto il 2%”.
Il tasso reale minimo garantito del nuovo BTp Italia, fissato dal Tesoro allo 0,35%, è il più basso finora messo in vetrina ma non è detto che sia confermato alla fine del collocamento: il tasso definitivo, come quello minimo, sarà dato da calcoli in linea con il mercato secondario (ieri 0,33%) con l’aggiunta di un piccolo premio.
Al di là del tasso reale minimo, questo BTp Italia deve fare i conti con un mercato - soprattutto il retail - scosso da venti che soffiano in tutte le direzioni: i rendimenti dei titoli di Stato italiani, toccati ripetutamente i minimi storici quest’anno, stanno lievemente risalendo anche se restano incredibilmente bassi. Questo rialzo non è dovuto alle aspettative sull’inflazione europea ma piuttosto su quella americana e incorpora semmai una tensione del rischio-Italia in vista del referendum sulla riforma costituzionale. Chi acquista un BTp Italia, un titolo indicizzato all’inflazione e non ai tassi, scommette principalmente sul rialzo dell’inflazione nei prossimi otto anni, mentre si protegge contro il rischio di deflazione per la particolare caratteristica di un bond che non consente al prezzo di scendere sotto la pari. Anche il premio fedeltà per chi detiene il titolo fino a scadenza, acquistandolo all’emissione, attrae il retail, come il prezzo di emissione sempre alla pari e senza commissioni: ieri la prima giornata di collocamento al dettaglio ha registrato una domanda per 1,2 miliardi (contro i 2,3 miliardi del BTp Italia lanciato lo scorso aprile e i 2,4 del BTp Italia collocato nel 2012 per 18 miliardi, di cui oltre 7 agli istituzionali). L’offerta per il retail può restare aperta fino a domani, poi sarà il turno degli istituzionali : resta da vedere se questo titolo, nato per attrarre il risparmiatore, diventerà sempre più un BTp per il palato più sottile degli investitori istituzionali, italiani ed esteri.ri.