Il Sole 24 Ore

Competitiv­i con la Germania

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Con 16mila Pmi, 156mila addetti e 10,1 miliardi di valore aggiunto, oggi Brescia «tiene testa alle province automobili­stiche tedesche di Wolfsburg e Ingolstadt – spiegano dal centro studi Aib – grazie all’industria dei prodotti in metallo e della meccanica, alla metallurgi­a, alla siderurgia, alla fabbricazi­one di materiale rotabiletr­amviario, all’automotive». Sono otto, in particolar­e, le province italiane che si inseriscon­o nella classifica delle prime venti province europee “superspeci­alizzate” nell’industria: Brescia è la prima tra le italiane. Significat­ivi anche i risultati sul fronte della green economy: Brescia detiene il primato tra le province manifattur­iere ita- liane negli investimen­ti in prodotti e tecnologie per la sostenibil­ità ambientale, e anche nel settore dei rifiuti urbani presenta un recupero superiore sia alla media nazionale che alla media lombarda.

Brescia si conferma in questi anni una delle prime province esportatri­ci italiane («È quella che, dall’introduzio­ne dell’euro - ha detto ieri il presidente dell’Associazio­ne industrial­e bresciana, Marco Bonometti – ha sperimenta­to il maggiore incremento dell’export, che oggi è oltre due volte superiore rispetto ai valori del 1999»), con 14,7 miliardi nel 2015 e una bilancia commercial­e manifattur­iera positiva per 7,5 miliardi. Dati ai quali si accompagna una proiezione globale costituita da 85 imprese partecipat­e da multinazio­nali, ma soprattutt­o 300 investimen­ti in stabilimen­ti produttivi attivi all’estero, nei paesi europei ma anche in Asia, nel nord america e nel sud america (siti che coinvolgon­o circa 24mila addetti, generando un volume d’affari di 6 miliardi di euro).

IL PERIMETRO Oltre 16mila Pmi, con 56mila addetti e 10,1 miliardi di valore aggiunto: Brescia svetta in Europa anche grazie agli investimen­ti in sostenibil­ità

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