Il Sole 24 Ore

Banda ultralarga, corsa a quattro

Enel, Telecom, Retelit-Eolo-Eds e Estra si contendono i cinque lotti delle aree bianche di sei regioni Il Consiglio di Stato respinge il ricorso di Fastweb per fermare la gara

- Andrea Biondi

Sarà corsa a quattro per la realizzazi­one della rete a banda ultralarga nelle aree bianche di Abruzzo, Molise, Emilia-Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto. Non ci sarà Fastweb, che si è mossa per vie legali con ricorso al Tar per fermare le gare; non ci sarà Metroweb, prequalifi­cata in una prima fase ma che ora si è fatta da parte in vista della fusione con Enel Open Fiber.

Sono dunque quattro i soggetti (dei sei “prequalifi­cati”) che ieri, alla scadenza del termine per la presentazi­one delle offerte a Infratel, società in house del Mise, si sono fatti avanti per aggiudicar­si costruzion­e, manutenzio­ne e gestione ventennale della rete a banda ultralarga (che rimarrà pubblica), nelle regioni citate, all’interno delle aree a fallimento di mercato, vale a dire quelle in cui gli operatori da soli non avrebbero convenienz­a a investire.

Oggi si riunirà il consiglio di amministra­zione di Infratel che, con nuovo presidente Maurizio Decina e amministra­tore delegato Domenico Tudini, con l’ex ad Salvatore Lombardo nel ruolo di direttore generale, nominerà le commission­i di gara. Da qui poi l’apertura delle buste e la valutazion­e delle offerte con responso che non dovrebbe comunque ar- rivare prima di fine anno.

Il dettaglio delle buste non è conosciuto, ma a quanto si legge nel comunicato di Invitalia, che controlla Infratel, «per ciascuno dei cinque lotti (sono sei regioni, ma Abruzzo e Molise sono in un unico lotto, ndr.) sono giunte due o più offerte». La rete dovrà garantire servizi «a 100Mbps in download e 50Mbps in upload per almeno il 70% delle unità immobi- liari nel cluster C e di almeno 30Mbps in download e 15 Mbps in upload per le restanti unità immobiliar­i del cluster C e per quelle del cluster D. Sedi della Pa, scuole, presidi sanitari, distretti industrial­i saranno raggiunti da connession­i oltre i 100Mbps». L’importo è di circa 1,4 miliardi: 439 milioni per la Lombardia, 388 pere il Veneto, 232 per l’Emilia-Romagna; 222 per la Toscana e 123 milioni per Abruzzo e Molise.

A queste condizioni, a quanto risulta al Sole 24 Ore, a questo ban- do pubblicato il 3 giugno e passato attraverso una fase di prequalifi­ca, a presentare offerte sono state Telecom (in raggruppam­ento temporaneo d’impresa con altre società), Enel Open Fiber, Estra Spa e un raggruppam­ento temporaneo di imprese fra Retelit, Eolo ed Eds. Questi ultimi sono gli unici ad aver comunicato che «l’offerta è stata presentata unicamente per l’Emilia Romagna, regione in cui le tre società partecipan­ti all’RTI vantano una presenza storica ed un elevato livello di conoscenza del territorio».

La gara va ora avanti nonostante la richiesta di sospensiva da parte di Fastweb che è stata rigettata sia dal Tar del Lazio, sia dal Consiglio di Stato. Domani al Tar del Lazio si discuterà del ricorso di Telecom, con richiesta di sospensiva. Fastweb ha contestato la penaalizza­zione, nel bando, per gli operatori verticalme­nte integrati. Telecom ha contestato invece il meccanismo legato ai prezzi, che ritiene penalizzan­te per se stessa essendo la società l’unica a essere sottoposta a prezzi regolament­ati. Il 14 dicembre ci sarà la discussion­e di merito per Fastweb. Ed è probabile che il Tar, se come si pensa dovesse rigettare la sospensiva richiesta da Telecom, possa accorpare le due discussion­i.

L’ITER Le buste con le offerte sono state inviate alla società Infratel: l’importo complessiv­o del bando è di 1,4 miliardi

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy