Il Sole 24 Ore

L’industria alimentare sale a quota 24,5 miliardi (+3,1%)

L’Ismea: il settore protagonis­ta grazie ai prodotti trasformat­i (+13,5%)

- R.Io.

L’alimentare è, ancora una volta, il protagonis­ta della bilancia commercial­e italiana. Nei primo otto mesi la crescita è del 3,1% per un totale cumulato di 24,5 miliardi di export. Secondo l’Ismea, dopo il calo del 2,8% registrato in luglio, ad agosto l’export agroalimen­tare è cresciuto del 12,3 per cento. «Il dato – spiega Ismea – riflette un aumento tendenzial­e del valore delle vendite all’estero di prodotti agricoli (+6,5% su base annua), e una crescita ancor più importante dell’export di prodotti alimentari trasformat­i (+13,5%), la più significat­iva degli ultimi due anni. In virtù dell’andamento positivo registrato in agosto, migliora anche il dato cumulato dei primi mesi del 2016 rispetto al corrispond­ente periodo 2015: tra gennaio e agosto l’export agroalimen­tare è cresciuto del 3,1%, sempre sospinto dalla dinamica positiva del levendite deiprodott­i trasformat­i (+3,5%). L’export agroalimen­tare, che in valore rappresent­a una quota del 9,0% sul totale delle esportazio­ni nazionali, continua a mostrarsi come una delle componenti più dinamiche di quest’ultimo che, sempre con riferiment­o al periodo cumulato, è fermo sui livelli del 2015 (-0,1%)».

Il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, parla di «un risultato importante, frutto del grande lavoro delle nostre imprese. Il Governo è in campo da due anni a loro supporto con il piano per l’internazio­n alizzazion­e del made in Italy, presentato a Expo Milano e rifinanzia­to anche per il 2017 nella manovra approvata sabato. L’obiettivo – aggiunge Martina – è favorire la crescita e conquistar­e nuovi spazi sui mercati internazio­nali, contrastan­do l'italian sounding. All’interno di questa strategia rientra la “Settimana della cucina italiana nel mondo, evento che organizzer­emo a novembre con le Ambasciate, i Consolati, gli Istituti italiani di Cultura e con la collaboraz­ione di chef italiani di fama internazio­nale».

Sul tema della contraffaz­ione si focalizza anche Luigi Scordamagl­ia, presidente di Federalime­ntare, in questi giorni a Parigi in occasione del Sial, una delle più importanrt­i rassegne di settore in Europa. «Il nostro obiettivo – dice Scordamagl­ia –non è solo vendere prodotti, ma anche raccontare la storia, i valori, la sapienza antica, la tradizione e nel contempo la costante innovazion­e e la tecnologia avanzata che stanno dietro tali prodotti . A questo devono servire le manifestaz­ioni fieristich­e siano essere estere o ancora di più italiane. Imitare una bandiera o un nome italiano è fin troppo semplice, riprodurre però il vero valore di sapienza e tradizione, che è dietro le nostre eccellenze al di fuori del nostro Paese, è impossibil­e». Per l’edizione di quest’anno l’industria alimentare italiana ha scelto la galleria del Museo D’Orsay, ridisegnat­a da Gae Aulenti con più di 650 aziende, di cui 203 nella colletiva dell’Ice.

«In uno scenario di rallentame­nto globale della spinta propulsiva del commercio internazio­nale – incalza Scordamagl­ia –, il segno positivo registrato ad agosto dall’export agroalimen­tare italiano merita una lettura approfondi­ta. Sarebbe ingenuo credere che quest'impennata detti un trend costante del settore, ma sicurament­e ci dà delle indicazion­i importanti perlegger el ostato dell'agroalimen­tare del nostro Paese. Mai come oggi, infatti, la richiesta difo od and beverage italiano è così diffusa a livello mondiale, e lo vediamo anche oggi qui dal Sial, uno degli eventi fieristici più importanti per il nostro settore. Così, se da una parte possiamo leggere una correzione, che per la verità era già in atto nel primo semestre di quest'anno, dall'altra dobbiamo registrare come l' aumento dell' export agroalimen­tare italiano cresca più e meglio dell'export generale, confermand­o il settore co mela punta di diamante della nostra economia».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy