«Oltre la metà del nostro fatturato dalle energie pulite»
pTra le aziende leader del polo energetico finlandese di Vaasa c’è il gruppo Veo, un fatturato da 81 milioni quest’anno con 350 dipendenti. Fondata nel 1989, l’azienda opera in tutta la filiera dell’energia e ricava più del 50% del suo giro d’affari dalle rinnovabili.
«La sede e la fabbrica principale sono a Vaasa – spiega Visa Yliluoma, vicepresidente esecutivo del gruppo – ma abbiamo uffici di vendita anche a Enköping in Svezia e Oslo in Norvegia. Operiamo in tre segmenti: la produzione di energia (30% del fatturato), la distribuzione (40%) e l’utilizzo industriale (30%). Abbiamo la più grande fabbrica di quadri elettrici della Scandinavia e siamo uno dei principali player del mercato nordico nel campo dell’elettrificazione e automazione idroelettrica; i Paesi nordici sono pertanto il nostro principale mercato, insieme a Regno Unito e Germania».
Dalle rinnovabili, come anticipato, deriva più del 50% del fatturato di Veo. «Hanno avuto un ruolo importante nella nostra attività di impresa – continua Yliluoma -. Negli anni abbiamo connesso alla rete 4.000 megawatt di energia eolica e realizzato più di 300 impianti idroelettrici. Attualmente stiamo realizzando parchi eolici in Finlandia e Norvegia». Ci sono, naturalmente, anche alcune criticità per chi opera nel campo delle energie pulite. «Le rinnovabili – continua il vicepresidente di Veo – nella maggior parte dei Paesi ricevono incentivi diversi e questo può influenzare gli investimenti e la stabilità della produzione».
Nel caso specifico della Finlandia, poi, Yliluoma sot- tolinea i limiti allo sfruttamento dei corsi d’acqua, che rendono quasi impossibile realizzare nuovi impianti idroelettrici. «Questo significa – spiega – che la nostra produzione di rinnovabili si orienta su eolico, solare e geotermico». Gli incentivi non mancano, ma c’è un rovescio della medaglia: «Le tariffe agevolate per l’eolico – spiega - hanno dato una grossa spinta agli investimenti. Il problema è che arrivano più progetti di quanti le autorità possano esaminarne e dunque ci sono ritardi rispetto alla timeline programmata». Piccoli inconve-
PRO E CONTRO «Le tariffe agevolate per l’eolico hanno dato una grossa spinta agli investimenti, ma le tasse sull’energia sono alte»
nienti, viene da pensare.
Più grave forse, almeno dal punto di vista dell’imprenditore, la questione delle tasse: «La tassazione sull’energia è alta in Finlandia, paghiamo quasi 3 centesimi per kilowatt ora. Così alcuni investimenti maggiori vanno a Paesi vicini: per esempio la Svezia, che fa pagare alle imprese il 97% in meno sull’energia».
Il “business climate” rimane però estremamente favorevole: «In Finlandia abbiamo strutture educative valide e un’organizzazione efficiente, alti standard qualitativi e ricerca all’avanguardia. E questo ci rende competitivi in tutto il mondo».