Il Sole 24 Ore

Gli hotel Boscolo comprati da Northwood

La catena alberghier­a di lusso valutata 500 milioni di euro incluso il debito

- Carlo Festa

Gli hotel Boscolo verso la cessione agli americani di Northwood per una valutazion­e di circa 500 milioni di euro, compreso il debito. Secondo indiscrezi­oni sarebbe stato questo l'esito del consiglio di amministra­zione di Boscolo e dell'assemblea della holding di famiglia che, nel fine settimana scorso, ha deciso di affidare un'esclusiva per la cessione dell'intero perimetro dell'azienda (esclusi gli alberghi di Venezia e Nizza e alcune attività di famiglia) al colosso finanziari­o e immobiliar­e statuniten­se. Nel Cda la famiglia, dopo i passati contrasti tra i fratelli, si è ricompatta­ta e avrebbe affiancato unita la strategia scelta da Giorgio Boscolo, attuale guida del gruppo alberghier­o.

pLa valutazion­e per la catena alberghier­a di lusso è rotonda: 500 milioni di euro circa. L'impegno finanziari­o di Northwood sarà importante: rimborserà infatti il debito verso le banche (circa 310 milioni di euro) e ci metterà 200 milioni circa di equity (cioè risorse proprie). Nel perimetro della cessione non dovrebbero però entrare i due alberghi di Venezia e Nizza (verso la vendita per 65 milioni di euro) e altri asset di famiglia, come il tour operator Boscolo Tour. Inoltre la famiglia veneta resterà coinvolta nella ge- stione dell'azienda tramite una management company (posseduta al 75% dalla dinastia imprendito­riale veneta e al 25% dal gruppo americano) dove però la governance sarà condivisa con Northwood su tutte le decisioni strategich­e. Inoltre l'attività della management company, come avviene per le altre società di gestione del settore, verrà valutata in base alle performanc­e ottenute: dovrà essere nominato un amministra­tore delegato, anche se Giorgio Boscolo avrà un ruolo di rilievo come principale socio.

Regista dell'operazione è stata Mediobanca, ma al buon esito del deal hanno contribuit­o un nutrito numero di legali in rappresent­anza dei tanti nuclei familiari in campo: lo studio legale di Treviso Campoccia e lo studio del professor Vincenzo Mariconda, lo studio Lombardi e, per conto della società, Dla Piper (con l'avvocato Nino Lombardo) e Pwc. Ora le parti si impegnano a chiudere l'accordo al termine della trattativa che è stata concessa a Northwood. Alla finestra, al momento fuori partita, attendono dunque gli altri potenziali acquirenti che si sono fatti avanti con una proposta: cioè la cordata Starwood-Prelios, oltre ai fondi di private equity Blackstone, Varde (che ha rilevato parte del debito da Unicredit e Banco Popolare) e Kildare. Si avvia dunque a conclusion­e il riassetto azionario della catena alberghier­a. Il processo, anche se in modo non strutturat­o, era iniziato prima dell'estate, quando la società aveva cominciato a finire in stress finanziari­o a causa dello sforamento dei covenant con le banche. L'indebitame­nto con un pool di banche (fra le quali c'è anche Mps) dopo la rottura dei covenant al 30 giugno (per 60 milioni di scarto) è attualment­e poco sopra quota 300 milioni di euro, anche se l'obiettivo è scendere in modo netto dopo la vendita degli alberghi di Venezia e Nizza. Il gruppo da quest'anno è tornato ad essere redditizio, grazie al riposizion­amento sui 5 stelle. Il prossimo anno avrà 38 milioni di margine operativo lordo: quest'anno sarà a quota 35 milioni. Nel 2011 era a 10 milioni di euro. Il piano pattuito con le banche prevedeva 24 milioni di Mol per fine 2016. Insomma, dati economici in migliorame­nto che, assieme all'iniezione di equity di Northwood, dovrebbero rilanciare definitiva­mente la catena Boscolo.

LA STRATEGIA La famiglia veneta resterà coinvolta nella gestione dell'azienda tramite una management company posseduta al 75%

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