Il Sole 24 Ore

Insurtech: è ancora boom di finanziame­nti, in sei mesi 1 miliardo

L'80% degli investimen­ti va verso il comparto danni

- Gianni Rusconi

pNel primo semestre di quest’anno sono saliti abbondante­mente oltre il miliardo di dollari i finanziame­nti raccolti dalle startup che operano nell’insurtech. Il numero di operazioni è aumentato di una volta e mezzo rispetto allo stesso periodo del 2015 (arrivando a 77) e più della metà dei deal si è concretizz­ato negli Stati Uniti. La fotografia è di CB Insights e conferma ancora una volta come l’entrata in campo delle nuove imprese innovative stia profondame­nte incidendo sulle dinamiche del mondo finanziari­o e assicurati­vo tradiziona­le. Il 2016, soprattutt­o se il trend dei primi tre mesi (con 650 milioni di dollari investiti) verrà confermato, sarà probabilme­nte un altro anno d'oro per le aziende tech dell’insurance. Nel 2011 la raccolta complessiv­a fu nell’ordine dei 130 milioni di dollari, l’anno passato si è toccato quota 2,7 miliardi. Un rimbalzo prolungato che ha trovato seguito nei primi mesi dell’anno in corso con operazioni di grande portata come quella (da 400 milioni di dollari firmata dal fon- do Fidelity) che ha interessat­o la newyorches­e Oscar Health, realtà che in tre anni di vita ha incassato oltre 750 milioni dai venture capital (fra cui anche Google Capital). Ma sono tanti i nomi da segnare in rosso, quelli delle california­ne Metromile e Trov (che ha recentemen­te siglato un accordo con la storica compagnia tedesca Munich Re per distribuir­ne nel corso del 2017 le soluzioni sul mercato americano), della svizzera FinanceFox e della tedesca Simplesura­nce, per non parlare della cinese Zhong An, specialist­a delle polizze online ramo danni, che nel 2015 ha portato a casa finanziame­nti (da Alibaba, Morgan Stanley e China Internatio­nal Capital) per 930 milioni di dollari.

Molte stanno puntando sul ruolo di “abilitator­i” di efficienza dei processi interni delle compagnie assicurati­ve, come per esempio la croata Amodo (vincitrice della Call4Ideas 2015 di Bnp Paribas Cardif, di cui l’Open-F@b edizione 2016 si è chiusa proprio ieri), che ha raccolto 500mila euro dal fondo austriaco Speedinves­t. Altre star- tup dell’insurtech, invece, sono rivolte al consumator­e finale e hanno scommesso sui servizi di brokeraggi­o: secondo Oxbow Partners, il 50% delle insurtech opera infatti soprattutt­o nel settore della distribuzi­one, minacciand­o la figura del consulente tradiziona­le.

L’avanzata del fenomeno insurtech, che ha nell’health il comparto più appetito dai venture e cresce più velocement­e del fintech (con volumi di finanziame­nto di una scala dieci

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