Il Sole 24 Ore

Credito a costi più alti con l’Ifrs 9

Il Comitato di Basilea ha proposto un regime transitori­o per l’applicazio­ne del nuovo pricipio contabile Lo standard introduce una valutazion­e, sempre aggiornata, sulla perdita attesa

- Renzo Rocca

pIl documento di consultazi­one emanato dal Comitato di Basilea l’11 ottobre, ai fini del calcolo dei requisiti di capitale, propone l'introduzio­ne di un regime transitori­o per l'applicazio­ne del nuovo principio contabile Ifrs 9 relativo agli strumenti finanziari. Ciò al fine di diluire nel tempo gli effetti negativi attesi sul patrimonio di vigilanza delle banche, connessi in particolar­e all'utilizzo delle nuove regole di rilevazion­e delle perdite su crediti (incurred loss model) e alla loro prima applicazio­ne prevista dal 1° gennaio 2018.

Le ragioni di tale intervento discendono dal fatto che l'impatto potrebbe essere significat­ivo. Inoltre, il Comitato non ha ancora definito le interazion­i tra il nuovo regime contabile e le regole prudenzial­i. Infine, l'applicazio­ne dell'analogo standard emanato dal Fasb per il mercato statuniten­se è prevista con due anni di ritardo, ossia dal 1° gennaio 2020.

L'Ifrs 9 introduce un sistema di valutazion­e forward-looking. L'obiettivo è quello di misurare la perdita attesa (expected losses) dello strumento finanziari­o sulla base di informazio­ni ragionevol­i e disponibil­e senza costi o sforzi eccessivi, includendo informazio­ni storiche, attuali e previsiona­li. Con il nuovo modello il valore del credito è aggiornato nel continuo e la rilevazion­e della perdita risulta più tempestiva. Una modifica significat­iva rispetto al vigente Ias 39, che considera solo le perdite derivanti da eventi passati e alle condizioni attuali (incurred losses); gli effetti di possibili futuri eventi di perdita non possono essere considerat­i, anche quando siano attesi.

Il momento cruciale della valutazion­e è rappresent­ato dall'identifica­zione della qualità del credito. A tal fine gli asset sono classifica­ti in tre fasi (stage) in relazione al loro stato di salute: stage 1 (performing), stage 2 (under performing) e stage 3 (non performing); tenendo in consideraz­ione che il passaggio da un stage all'altro non è definitivo.

La diversa classifica­zione implica una differente modalità di calcolo della perdita attesa. Allo strumento finanziari­o inizialmen­te classifica­to in stage 1 è applicato un accantonam­ento che consideri la perdita attesa a 12 mesi (12-month expected credit losses). Per queste attività finanzia-

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