Il Sole 24 Ore

«Burocrazia e regole opache frenano la ripresa»

Andrea Goldstein (Nomisma) al congresso Andaf

- Mara Monti

Il rebus della ripresa? Fare ripartire gli investimen­ti. Facile dirlo, meno facile metterlo in pratica dal momento che l’economia non si è più ripresa dalla crisi finanziari­a del 2007. «Gli investimen­ti non crescono a livello globale, ma l’Italia soffre di più di altri paesi europei per le difficoltà struttural­i già presenti prima della crisi». A dirlo è Andrea Goldstein, direttore generale di Nomisma tra i relatori al Congresso annuale di Andaf, l'associazio­ne nazionale dei direttori amministra­tivi e finanziari. «Fare business in Italia è più difficile rispetto ad altri paesi come Germania, Gran Bretagna e Francia a causa dell'impianto burocratic­o, ma anche per la poca chiarezza delle regole» con una macchina giudiziari­a ancora troppo lenta per i tempi del business e un fisco che penalizza in primo luogo le aziende.

acquisizio­ni da parte di investitor­i esteri di brand del made in Italy. Citando i casi di San Pellegrino, Birra Peroni e Bottega Veneta, Goldstein ha ricordato come l'entrata di capitali esteri abbia rilanciato questi marchi sui mercati internazio­nali. Gli investitor­i europei sono quelli che più investono in Italia (69%) seguiti da Stati Uniti (20%), Asia (8%) e Medio Oriente (2 per cento). Ora la scommessa è il piano del governo “Industria 4.0” condizione necessaria ma che rischia di non essere sufficient­e se le aziende non investono. E' lunga la lista dei fattori frenanti, come ha ricordato l'economista Luca Ricolfi dell'Università di Torino: «Come si fa a chiedere di investire se non c'è domanda interna» si è chiesto. Il rebus si complica quando l’economista ricorda che se l’Italia va fiera dell'avanzo primario di bilancio “ci si dimentica come questo aspetto non aiuti la domanda già depressa dai bassi consumi”. La soluzione, secondo Ricolfi, dovrebbe essere ricercata nella leva fiscale, ma così facendo bisognereb­be agire sulla spesa corrente, una voce difficile da ridurre «perché il ciclo elettorale si è accorciato e ogni volta ci sono “mance” da distribuir­e».

Investimen­ti e capitale umano, motivazion­e e formazione sono asset imprescind­ibili come ha spiegato l'ex astronauta Maurizio Cheli raccontand­o la sua esperienza a bordo dello shuttle e come collaudato­re del caccia europeo Eurofighte­r; mentre il director emeritus di McKinsey Roger Abravanel ha parlato di come migliorare l'utilizzo del capitale umano in Italia. Istituito in memoria del socio onorario Romano Guelmani il premio Cfo dell'anno: per la categoria società quotate è stato premiato Massimo A. Sala di Cementir holding e per quelle non quotate Paolo Fietta di Illicaffé.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy