Il Sole 24 Ore

Multe, rottamati solo gli interessi

Cartelle Equitalia: per le infrazioni stradali nessuna sanatoria sulle sanzioni

- Servizi

Il presidente Mattarella ha firmato il decreto legge fiscale. Confermata dal 1 luglio 2017 la soppressio­ne di Equitalia. Per le multe stradali solo sugli interessi e sulle sanzioni. Voluntary aperta fino a luglio con autoliquid­azione delle imposte.

Il decreto fiscale con l’addio a Equitalia, la rottamazio­ne delle cartelle e la nuova stretta sull’Iva garantisce alla manovra di bilancio per il 2017 oltre 4,26 miliardi di nuove entrate. A cui si dovranno aggiungere gli incassi della riapertura della voluntary disclosure fino al 31 luglio 2017 (si veda l’articolo nella pagina) non cifrati nella tabella dei saldi del Dl. Il testo, bollinato dalla Ragioneria generale dello Stato, è stato firmato ieri dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di domani.

Il decreto risulta asciugato rispetto alle bozze: 15 articoli contro i circa 40 iniziali. L’operazione di alleggerim­ento ha “colpito” i capitoli delle semplifica­zioni e degli interventi sugli studi di settore. Che potrebbero, però, essere recuperati nel corso della navigazion­e parlamenta­re del decreto con la Camera come punto di partenza.

I numeri

Il Dl prevede, per l’anno in corso, coperture complessiv­e dirette ai fini dell’indebitame­nto Pa per quasi 2,6 miliardi assorbiti dalle cosiddette spese «indifferib­ili» di fine anno (dalla partecipaz­ione alle missione militare di pace in Libia ai finanziame­nti degli investimen­ti per le Fs, si veda il servizio in pagina) comunque in linea con il quadro contabile della manovra. Con quasi un miliardo destinato al rifinanzia­mento del Fondo di garanzia per le Pmi. Nel 2017 il sistema delle coperture sale a a 4,24 miliardi, facendo leva su una fetta delle maggiori entrate derivante dal pacchetto fiscale, tutti convogliat­i nel Fondo per gli interventi struttural­i di politica economica. Un “anticipo” di copertura per quest’anno, con un’operazione che consente anche di evitare ricadute negative sull’indebitame­nto Pa per il 2017 (ovvero il deficit su cui sono puntati i riflettori di Bruxelles). Ma vediamo in sintesi le principali novità fiscali del decreto.

Riscossion­e

La partita più attesa è la rottamazio­ne dei ruoli di Equitalia (si veda il servizio in basso): include anche l’Iva e per le multe lo sconto concesso sarà su interessi e somme aggiuntive. Nel complesso alla definizion­e agevolata sono attribuiti incassi per 2,7 miliardi nel triennio (2 nel 2017, 400 milioni nel 2018 e 300 milioni nel 2019). A questo va aggiunto un altro miliardo atteso tra il 2018 e il 2019 per il potenziame­nto degli strumenti della riscossion­e. Dalla stesura finale del Dl è scomparsa la possibilit­à, chiesta dai Comuni, di poter aderire alla sanatoria anche se riscuotono in proprio multe e tributi locali. In questi comuni ci sarà da capire come e se saranno rottamabil­i i ruoli su imposte locali come Ici, Imu, Tasi o Tarsu o ancora sulle stesse multe. L’articolo 2 proroga dal 31 dicembre 2016 al 31 maggio 2017 la possibilit­à per i sindaci di affidare all’agente pubblico della riscossion­e il recupero dei tributi locali.

L’addio a Equitalia

L’articolo 1 conferma la trasformaz­ione dal 1° luglio 2017 dell’agente della riscossion­e in un Ente pubblico economico. Da quella data le società del Gruppo Equitalia vengono sciolte e cancellate dal registro imprese. L’attività di riscossion­e sarà svolta dall’ente strumental­e denominato «Agenzia delle Entrate-Riscossion­e». Lo statuto del nuovo ente sarà messo a punto da Palazzo Chigi ed entro il 30 aprile 2017, con un Dpcm, l’ad di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini, sarà nominato commissari­o straordina­rio per gestire la fase transitori­a.

La lotta all’evasione Iva

Arrivano le comunicazi­oni trimestral­i Iva delle fatture emesse e ricevute e delle liquidazio­ni dei corrispett­ivi. L’operazione sul fronte della lotta all’evasione Iva (articolo 4) punta a ridurre il tax gap dei mancati versamenti dell’imposta. Il nuovo obbligo prevede anche la riduzione di una serie di adempiment­i con l’addio alla comunicazi­one dei dati sui contratti di leasing; all’invio dei dati sugli acquisti intracomun­itari di beni; alle comunicazi­oni per operazioni in Paesi black list. Inoltre, per la presentazi­one della dichiarazi­one Iva a partire dall’anno d’imposta 2017 il termine si allunga fino al 30 aprile. Stretta anche su distributo­ri automatici e depositi Iva.

Rettifica delle dichiarazi­oni

Tra le novità di rilievo la possibilit­à di poter utilizzare in compensazi­one o a rimborso nell’anno successivo il maggior credito che emerge dalla dichiarazi­one dei integrativ­a a favore dei redditi, Irap o dei sostituti. Il termine per l’invio della rettifica è fissato nel termine di presentazi­one della dichiarazi­one per l’anno successivo.

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