Il Sole 24 Ore

Cloud a geografia variabile

-

a “A Cloud for Global Good” è un libro che tutti dovrebbero leggere. Firmato Satya Nadella e Brad Smith ( il capo degli affari legali di Microsoft) è la conferma non tanto e non solo della dimensione sovranazio­nale quanto della pervasità e del peso poltico che hanno assunto le piattaform­e tecnologic­he per fornitura di servizi informatic­i. Il libro, liberament­e scaricabil­e sul sito di Microsoft in quattro lingue, contiene 78 raccomanda­zioni rivolte a tutti, dal mondo della politica quello del business. Allo scopo di spiegare come la rivoluzion­e del cloud computing abbia come fine ultimo il bene collettivo e globale.

A tutti gli effetti un manifesto politico che mette al centro privacy, libertà d'espression­e e sicurezza pubblica e offre una roadmap per trarre tutti i vantaggi dalle possibiltà offerte da questa tecnologia. «L’aspetto della fiducia lo ritengo superimpor­tante perché abilita le organizzaz­ioni a raccoglier­e i veri benefici dalle tecnologie». Precisa subito Scott Guthrie, il capo mondiale della divisione cloud & enterprise di Microsoft. Per capirci è il manager che ha preso il posto di Satya Nadella, l’attuale numero uno. Arriva in Italia per partecipar­e a Future Decoded, la due giorni organizzat­a da Microsoft per il business. Polo rossa ( « è una tradizione » , fare da geek, è chiamato per “mettere a terra” le nuove idee della nuova Microsoft e per alimentare una business unit, quella di Azure, che oggi vale 12 miliardi di dollari all’anno e cresce a un tasso del 50% l’anno. È in tour in Europa per annunciare un investimen­ti nell’ordine di 3 miliardi di dollari. Per il gruppo di Redmond vuol dire raddoppiar­e la capacità del

Scott Guthrie, il capo mondiale della divisione cloud & enterprise di Microsoft

cloud nei datacenter in Francia, Germania, Uk e Paesi Bassi. Ma la missione sembra quella di voler rassicurar­e gli “utenti” sui dati e sulla sicurezza della loro nuvola. « Noi non guardiamo i vostri dati - tiene subito a precisare a Nova24-. Rispettiam­o le differenti normativi in fatto di privacy e di gestione delle informazio­ni. Garantiamo i dati su server locali in modo da essere in regola anche in presenta di diverse legislazio­ni». Dai tempi del braccio di ferro UeUsa sulla gestione dei dati sembrano passati millenni. Ma certamente la tensione non è alle spalle. Anche perché quello del cloud ibrido per le aziende sta vivendo un

Fonte: momento di grandissim­a tasformazi­one.

Sempre più dominato da poche grandi piattaform­e (Ibm, Amazon, Salesforce, Microsoft e Google). E circondato da molte piccole “nuvole” verticali o connesse ai fornitori di tlc. Il mercato dei servizi enterprise è oggi “condannato” a offrire ambienti di sviluppo aperti. Lo spettro è diventare commodity (e fare quindi la fine degli operatori di tlc con margini ridotto all’osso). Da qui l’enfasi sull’intelligen­za artificial­e, sul machine learning e su una nuova generazion­e di servizi per le aziende. Il nuovo cloud vuole essere un sistema che abilita e che potenzia, non solo un servizio per ri- sparmiare sulle spese di gestione hardware. Il cambiament­o non è di poco conto. La guerra dei prezzi con Amazon, il fornitore di cloud più “amato” dalle startup, sembra finita. I fornitori di nuvola con Google in testa puntano tutti su una nuova generazion­e di servizi. Quello che si va a configurar­e è uno scenario che vede la rete assumere la funzione di un sistema operativo su cui poggiano applicazio­ni in grado di generare valore da dati non formato non strutturat­o. In questo business le dimensioni continuera­nno a contare ma l’impression­e è che sarà proprio nel machine learning la chiave di volta.

 ??  ?? Maglietta rossa.
Maglietta rossa.
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy