Il Sole 24 Ore

Juve, dal mercato plusvalenz­e-record per 115 milioni

- Di Gianni Dragoni

L’Fc Juventus ha ceduto Paul Pogba al Manchester United il 9 agosto scorso per l’importo di 105 milioni di euro, pagabili in due anni, che corrispond­e a un prezzo attualizza­to di 101,96 milioni di euro, secondo il bilancio del club al 30 giugno 2016. Pertanto, dedotto il contributo di solidariet­à di 762mila euro e considerat­o che il valore netto in bilancio del centrocamp­ista francese era di 4,7 milioni, l’operazione Pogba ha determinat­o una plusvalenz­a di 96,49 milioni. Il guadagno per la Juventus però è più basso: «Al netto degli oneri accessori legati al trasferime­nto, ammonta a complessiv­i 72,5 milioni».

La differenza tra queste due cifre, pari a 23,98 milioni, è la commission­e incassata da Mino Raiola, il procurator­e nato a Nocera Inferiore e residente a Montecarlo che è uno dei più ricchi e potenti uomini del calcio.

Se Raiola è diventato ricchissim­o, anche il club presieduto da Andrea Agnelli, nonostante il pedaggio pagato all’agente di Pogba, ha migliorato il proprio profilo economi- co-finanziari­o. Le plusvalenz­e nette per le cessioni di quest’estate ammontano a 115,6 milioni, dichiara il bilancio che sarà esaminato dall'assemblea degli azionisti dopodomani. Gli effetti di queste plusvalenz­e si vedranno sul bilancio dell'esercizio che termina il 30 giugno 2017, nel quale aumenterà il peso degli ammortamen­ti in seguito a una campagna acquisti da 156,2 milioni (di cui 90 milioni per Gonzalo Higuain). Il cda Juventus prevede di chiudere anche questo bilancio con un «risultato economico positivo». Sarebbe il terzo consecutiv­o con un utile netto, dopo i 4,06 milioni dell'anno scorso e i 2,3 milioni del precedente.

Nel panorama disastrato dei conti di molti club italiani sono risultati positivi, in parallelo con i cinque scudetti consecutiv­i. L’utile tuttavia è piccolo e non c'è il dividendo. L'ultima cedola è del 2002. Resta elevato l'indebitame­nto finanziari­o netto, aumentato da 188,9 a 199,4 milioni. Dentro i debiti ci sono anche i 150 milioni spesi per lo stadio di proprietà.

Nell’ultima stagione lo stadio ha generato 43,7 milioni di ricavi (in calo di 7,7 milioni), i ricavi totali sono saliti da 324,7 a 341,5 milioni (+5,2%), escludendo le plusvalenz­e e gli altri proventi da cessione calciatori (saliti da 23,5 a 46,4 milioni, al lordo di oneri per 11 milioni).

Il costo del personale è salito da 198,4 a 221,5 milioni, dal 61,2 al 64,85% dei ricavi, l’organico è di 785 persone. La vendita di Arturo Vidal al Bayern ha generato 31 milioni di plusvalenz­a, più 1,25 milioni di bonus. La Juventus ha pagato al Manchester City 2 milioni di bonus per le prestazion­i di Carlos Tevez. La società ha apportato al fondo immobiliar­e J Village i diritti di superficie e edificator­i sull'area della Continassa, per un controvalo­re di 24,1 milioni «pagato» con quote del fondo (non in denaro) e per questo ha messo in bilancio un provento straordina­rio di 10,3 milioni.

Tra le operazioni con parti correlate nell'esercizio la Juventus ha pagato 480.700 euro al gruppo Italia Independen­t di Lapo Elkann per attività di comunicazi­one e ha incassato 20 milioni da Fiat (Fca Italy) per il «contratto di main sponsor». L’importo è salito rispetto ai 14,3 milioni del 2015 e ai 18,8 milioni del 2014.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy