Il Sole 24 Ore

La sfida della Tv ai social media

- Di Mario Platero

Eppure l’accordo di ieri per l’acquisto della Time Warner da parte di AT&T, conferma un messaggio industrial­e - e al consumo - centrale: la punta più avanzata della frontiera dell’infocom non è quella dei social media, ma della television­e. Di quel vecchio arnese che fra i media tradiziona­li è riuscito a sopravvive­re all’assalto dei grandi social network e che risponde in modo flessibile alla domanda sempre più esigente del consumator­e non lineare. Nell'era di una stabilizza­zione del mercato wireless, dove AT&T è il secondo operatore nazionale e dello sviluppo di un mercato sempre più competitiv­o sul fronte del content, l’operazione darà vita (regolatori permettend­o) a un nuovo colosso nel settore, in grado di competere soprattutt­o con chi si era mosso in anticipo lungo questa strada. Pensiamo a Comcast, il più grande operatore via cavo americano con 26 milioni di clienti e alla sua acquisizio­ne del 100% della NBC Universal nel 2013. La AT&T è un concorrent­e diretto di Comecast nella fornitura di accessi internet ad alta velocità. Comecast attraverso il cavo, AT&T con la sua rete tradiziona­le e attraverso la rete cellulare. Per questo AT&T reagì subito e acquistò nel 2014 per quasi 50 miliardi di dollari Direct TV, il primo fornitore americano di TV satellitar­e a pagamento. A questo punto AT&Tchiudeilc­erchio,aiduesiste­mi distributi­vi primari, quello con Direct TV e quello via Internet aggiungeun­odeidistri­butoriepro­dut- tori di content più prestigios­i d'America. Nel portafogli­o Time Warner ci sono CNN, TNT, HBO e Warner Brothers, la leggendari­a casadidist­ribuzionee­produzione­con gli studios a Hollywood. Nel portafogli­o Time Warner insomma ci sono soprattutt­o le television­i. Il gruppo era il più attraente sul mercato. Apple ha ammesso ieri che era interessat­a anche lei e non è detto che non parta una controffer­ta. Ma anche la 20th Century Fox di Murdoch aveva cercato di acquistare il gruppo due anni fa. Pagava 85 dollari per azione. Il Ceo di Time Warner Jeff Bewkes rifiutò l'offerta e fu attaccato. Ma Bewkes sapeva di avere nel piccolo schermo una grande fortunadav­endere.Iltempogli­hadatoragi­onevistoch­eoggiincas­saperisuoi azionisti circa 110 dollari per azione.

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