Il Sole 24 Ore

Quando l’uomo non c’è gli animali ballano

- di Luigi Paini

Mai dire bau. Né miao. Né cip cip. Chi entrerà mai nella testolina dei nostri animali da compagnia, per immaginare cosa gli frulla dentro quando al mattino li lasciamo soli? Cani e gatti, ma anche canarini e pesciolini, maialetti e criceti: soli soli, dall’alba al tramonto, senza uno straccio di amico... Tutto sbagliato: come ci mostrano gli autori di Pets, appena la porta si schiude prende il via una sarabanda di emozioni e avventure senza un attimo di respiro. Il prologo è tra le parti migliori del film. Max, il cagnetto di Katie, se ne starebbe volentieri tutto il giorno in attesa della padroncina, senza muoversi di un millimetro. Ma dalla finestra arrivano gli stimoli ( irresistib­ili) del mondo esterno. Gatti sornioni, roditori che hanno perso la strada, batuffoli di peli e piume presi da un’irresistib­ile smania di muoversi, incontrars­i, fare baldoria. E l’indomani sarebbe ancora la stessa cosa, se alla sera Kate non tornasse con una montagna pelosa di carne che si chiama Duke. È un cagnone trovatello, e sarà il nuovo compagno di Max. Oddio, che grana! Duke è uno di quelli che “si allargano”, insofferen­te alle regole, deciso a far valere la sua stazza. Da qui in avanti, dalle pareti domestiche si esce in città. Una New York tra grattaciel­i e Central Park, disegnata da urlo, teatro di un’avventura sempre più vorticosa. Max e Duke, diventati miracolosa­mente amici, hanno a che fare con una banda di animali rinselvati­chiti, comandata da un bianco conigliett­o psicopatic­o (!). Folli inseguimen­ti fra il traffico, nell’abisso delle fogne e nel più alto dei più alti palazzi. Una giornata di pura follia, da finire giusto in tempo perché i vari padroni di casa rientrino dalle loro faccende quotidiane, ritrovando gli amati compagni a quattro zampe ( o piumati). Sicuri che, fra le pareti domestiche, tutto sia trascorso nel più tranquillo dei modi. %%% %%

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