ECOBONUS AL 65%
01 LE REGOLE ATTUALI
La detrazione Irpef/Ires del 65% sulle spese sostenute fino al 31 dicembre 2016 riguarda alcune categorie di lavori di efficienza energetica: riqualificazione globale di edifici esistenti (detrazione massima di 100mila euro); interventi su strutture opache verticali e orizzontali: pareti, tetti, solai, eccetera (massimo 60mila euro); sostituzione o modifica di serramenti e infissi (60mila euro); installazione di pannelli solari termici, per la produzione di acqua calda sanitaria, anche a integrazione dell’impianto di riscaldamento (60mila euro); sostituzione totale o parziale di impianti di riscaldamento con: caldaie a condensazione (e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione), pompe di calore ad alta efficienza o impianti geotermici a bassa entalpia (30mila euro); sostituzione di scaldacqua tradizionali con altri a pompa di calore, per la produzione di acqua calda sanitaria (30mila euro); installazione di schermature solari, indicate nell’allegato M del Dlgs 311/2006 (60mila euro); sostituzione totale o parziale di impianti di riscaldamento (o anche nuova installazione) con altri dotati di generatori a biomassa (30mila euro); installazione di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento o climatizzazione (nessun valore massimo di detrazione).
Le condizioni
Gli interventi sono agevolati solo se effettuati su edifici esistenti (non in costruzione), anche strumentali. Per tutte le misure – tranne pannelli solari e schermature – è necessario che nell’immobile vi sia già un impianto di riscaldamento. La detrazione si divide in dieci quote annuali di pari importo
02 IL PROGETTO PER IL 2017
Anche per la detrazione del 65% si prevede la proroga fino al 31 dicembre 2017 per tutti gli interventi ora incentivati. L’unica misura che non pare per ora prorogata è quella relativa ai dispositivi domotici, introdotta dal 2016
03 ATTENTI A...
In virtù della proroga, anche nel 2017 la sostituzione del generatore termico con uno a biomassa potrà – in alternativa – esser fatta ricadere tra gli interventi di riqualificazione globale dell’edificio: in quel caso, occorrerà però rispettare anche gli indici di prestazione