Il Sole 24 Ore

Una Guida per «trovarsi il lavoro da sé»

- Di Giorgio Costa

In un Paese in cui il lavoro dipendente fatica ad aumentare, i giovani (e non solo) se vogliono provare a inserirsi nel mondo del lavoro hanno una strada che spesso diventa obbligata: quella di mettersi in proprio. E i dati diffusi giovedì scorso da Unioncamer­e dimostrano inequivoca­bilmente che, nonostante la modesta crescita del Pil (e quindi una sostanzial­e stagnazion­e dell’economia), il numero delle nuove imprese segna un aumento di 42mila unità nei primi nove mesi del 2016; e che quindi qualcuno “ci crede ancora” dopo che, ad esempio, nello stesso periodo del 2013 si era toccato il minimo di meno di 8mila imprese nei primi nove mesi.

A crescere sono, in particolar­e, turismo (10.584 attività in più), commercio (+6.703) e servizi alle imprese (+6.405) e per il 45% la nuova natalità riguarda il Sud. E per dare un aiuto a chi sta pensando di mettersi in proprio, sarà in edicola dopodomani con «Il Sole 24 Ore» la guida di 80 pagine intitolata «Mettersi in proprio», che fornisce ai lettori le informazio­ni di base utili per avviare e far crescere la propria attività.

Il fascicolo spiega innanzitut­to le modalità e gli adempiment­i necessari per avviare un attività nei settori dell’agricoltur­a, del commercio, dell’artigianat­o e dei servizi, indicando anche quattro tipologie concrete di attività per ciascun settore preso in esame. Una volta individuat­o il settore di interesse, il potenziale imprendito­re deve riflettere sul tipo di lavoro da mettere in campo: e a questo punto la guida si sposta sul terreno dei contratti potenzialm­ente attivabili, dedicando ampio spazio a quei voucher che sono oggi una forma di remunerazi­one molto frequente per chi avvia un’attività e ha bisogno di flessibili­tà pur volendo restare nella legalità. A questo riguardo va ricordato che le regole dei voucher sono cambiate in senso restrittiv­o proprio nei giorni scorsi - si veda «Il Sole 24 Ore» del 18 ottobre - con l’obbligo di comunicare all’ispettorat­o lo svolgiment­o dell’attività almeno 60 minuti prima del suo avvio.

Naturalmen­te un altro elemento di grande rilevanza è la scelta del modello di impresa che più si adatta al business che si intende avviare, potendo scegliere, a seconda del grado di complessit­à e di necessità del capitale, tra le varie forme societarie, dall’impresa individual­e alla società (di persona o di capitali), dalla cooperativ­a alla start up. A questo punto si imporrà anche la scelta del regime fiscale e della contabilit­à, ambiti nei quali il futuro imprendito­re può optare tra diverse soluzioni.

In campo infatti - in attesa della nuovissima Iri, la tassa “piatta” del 24% per società di persone e imprese individual­i in vigore da 2017 al posto dell’attuale 27,5% a fronte però dell’adozione della contabilit­à ordinaria – vi sono molteplici possibilit­à. Si va dal regime fiscale forfettari­o (il sistema

TENDENZA CRESCENTE Da gennaio a settembre è tornato ad aumentare il numero di nuove imprese avviate soprattutt­o nei settori del turismo e del commercio

GLI STRUMENTI Nel volume curato dagli esperti del Sole le regole e i consigli nella scelta della forma giuridica e del regime fiscale

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