Il Sole 24 Ore

BARRIERE: IL CONTRIBUTO VA CHIESTO PRIMA DEI LAVORI

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È possibile ottenere il contributo previsto per l’abbattimen­to delle barriere architetto­niche, di cui alla legge 13/1989, qualora l’opera (per esempio un ascensore per disabili) sia stata completata dopo la presentazi­one della relativa istanza al comune, ma la pratica edilizia (rilascio licenze) non risulta conclusa, oppure l’avvio del procedimen­to per il rilascio delle autorizzaz­ioni è iniziato con ritardo per cause non imputabili al richiedent­e il contributo in questione?

R.S. – ROMA

La circolare del ministero dei Lavori Pubblici 1669/ 1989 esplicativ­a della legge 13/ 1989 chiarisce che la domanda di contributo deve riguardare opere non ancora realizzate ed i comuni nei quali le stesse devono essere realizzate possono accertare che le domande non si riferiscan­o ad opere già esistenti od in corso di esecuzione, anche mediante controlli a cam- terminato punto del territorio italiano e cura poi, entro 90 giorni dalla data della consegna, il trasporto e la successiva esportazio­ne all’estero dei beni, allo stato originario e senza fare eseguire lavorazion­i ovvero trasformaz­ioni sugli stessi (lettera b) del primo comma dell’articolo 8 del Dpr n. 633/1972). In tal caso, il cedente italiano, affinché possa fatturare in “non imponibili­tà Iva” si dovrà far dare dal cessionari­o una copia delle bollette di esportazio­ne che attesti l’uscita dei beni dal territorio della Ue. In caso contrario, l’operazione andrà fatturata con Iva in Italia.

A cura di Stefano Setti

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