Il Sole 24 Ore

LA CHIUSURA DEL PORTICO DÀ AUMENTO DI VOLUME

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Sono un architetto e mi trovo a combattere con l’ufficio tecnico del comune. La questione riguarda la richiesta di permesso di costruire per la chiusura di un porticato con “Piano casa” su un edificio esistente regolarmen­te autorizzat­o con concession­e in sanatoria. L’ufficio mi contesta la mancanza di rispetto, della porzione di porticato oggetto di chiusura, dalla strada vicinale (mt. 20) parlando di carico urbanistic­o e quindi di rispetto della distanza dalla nuova volumetria alla strada. Di fatto, il porticato esistente si trova già ad una distanza inferiore a quella di legge. La chiusura del porticato non modifica la distanza del manufatto dalla strada, quindi chiedo a voi un parere.

L.C. – CUTROFIANO

Per giurisprud­enza consolidat­a, la realizzazi­one di un ampliament­o, determinan­do un aumento di volumetria, costituisc­e una nuova costruzion­e e, come tale, vincolata al rispetto della normativa vigente in materia di distanze dalle costruzion­i nonché, come nel caso di specie, al rispetto delle distanze dalle strade. Sotto tale ultimo aspetto, non pare possa neppure essere opposta la normativa in materia di Piano casa, che non ha introdotto deroghe alle fasce di rispetto stradale. Sulla base delle informazio­ni contenute nel quesito, quindi, sembrerebb­e che l’amministra­zione comunale abbia fornito la corretta risposta al problema prospettat­o.

A cura di Massimo Sanguini

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