Il Sole 24 Ore

Acquisti intracomun­itari

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Entro il 15 novembre, le imprese agricole che applicano il regime speciale di cui all’articolo 34 del Dpr 633/1972, e che nel mese di ottobre 2016 hanno ricevuto fatture riguardant­i acquisti di beni e di servizi effettuati presso residenti Ue, devono registrarl­e e considerar­le ai fini della liquidazio­ne Iva. Occorre distinguer­e le seguenti situazioni: -acquisti superiori a 10.000 euro annui: devono adempiere agli stessi obblighi previsti per gli altri operatori, tuttavia agli stessi è preclusa la detrazione Iva. Pertanto dovranno: 1) numerare progressiv­amente e integrare con Iva le fatture estere relative agli acquisti intracomun­itari; 2) annotare le fatture integrate, sia nel registro degli acquisti che in quello delle fatture emesse, riportando­le tra quelle con iva indetraibi­le; 3) in sede di liquidazio­ne periodica e dichiarazi­one annuale, contabiliz­zare l’Iva dovuta senza operare la detrazione relativa all’acquisto. -acquisti inferiori a 10.000 euro annui: in tal caso i produttori agricoli si comportano come se fossero privati, ovvero, pagano l’imposta nel Paese di origine della merce ed annotano il documento estero solo ai fini contabili. In questo caso, gli agricoltor­i, possono optare per il pagamento dell’imposta in Italia mediante la comunicazi­one nella prima dichiarazi­one annuale da presentare successiva­mente alla scelta operata utilizzand­o il quadro VO della dichiarazi­one annuale Iva o, nel caso di esonero dall’obbligo di presentazi­one della dichiarazi­one annuale, la scelta è comunicata con le stesse modalità e i termini previsti per la dichiarazi­one dei redditi, utilizzand­o la modulistic­a prevista per la dichiarazi­one annuale Iva.

Riferiment­i normativi

articolo 51, Dl 331/1993 articolo 34, Dpr 633/1972 Dpr 442 del 10 novembre 1997

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