Ue a Vw: fare di più per i danni in Europa

pLe vendite di auto diesel in Europa diminuiranno del 50% quest’anno. Lo dicono le stime di Lmc Automotive, realizzate sulla base dei dati di vendita registrati in 17 paesi Ue nei primi nove mesi. La quota di mercato dei veicoli diesel è scesa al livello più basso da sette anni a questa parte. Si tratta del calo più rapido in almeno un decennio. Un trend legato al mercato ma anche alle scelte dei consumatori dopo lo scandalo emissioni Volkswagen che ha appesantito tutto il comparto.

Forse anche per questo in Eu- ropa le reazioni al Dieselgate, a livello istituzionale, sono state più timide rispetto a quanto avvenuto negli Stati Uniti. Almeno finora. La Commissaria Ue ai consumatori, Vera Jourova, venerdì ha inviato una lettera a Francisco Javier Garcia Sanz, membro del board del gruppo tedesco, dove chiede più garanzie per i danni subiti dagli automobilisti europei. La lettera è una risposta alla proposta di Vw inviata da Sanz lo scorso mese, con le linee di intervento per mettere in regola i veicoli circolanti con la normativa Ue. Volkswagen lo scorso anno negli Usa ha ammesso di aver installato software truccato in oltre 11 milioni di auto diesel vendute in tutto il mondo. La maggior parte dei veicoli coinvolti nel Dieselgate circola in Europa. La lettera della commissaria Jourova è segno della crescente frustazione che circola negli ambienti Ue per l’approccio più morbido seguito da Volkswagen con i clienti europei, rispetto a quanto offerto in termini di rimborsi e di sostituzione auto ai proprietari americani. Vw ha già accantonato 18 miliardi $ per coprire i costi del Dieselgate. Che rischiano di non bastare se la Ue alla lettera farà seguire azioni più decise. La Ue per ora chiede che Vw assuma impegni legalmente vincolanti affinché le riparazioni delle auto interessate- che dovranno avvenire entro l’autunno 2017 - totalmente a suo carico, risolvano una volta per tutte il problema delle emissioni nocive e non abbiano ripercussioni sulle prestazioni dei veicoli. Bruxelles chiede anche delle misure di «compensazione volontaria» per i danneggiati, compreso il riacquisto delle auto in alcuni casi, non ancora ben definiti.