Gli istituti portoghesi guardano alla Cina
Una speranza, forse un miraggio. Ma intanto un barlume c’è: le banche portoghesi sono entrate nel mirino dei fondi cinesi. Sul tavolo c’è la possibilità di un investimento che assomiglierebbe molto a un salvataggio, per questo non poco gradito alle autorità. Ad esempio, secondo quanto riportato dal Financial Times, China Minsheng starebbe valutando un’offerta per il Novo Banco, la semi-good bank che Lisbona sta cercando di vendere per la seconda volta. Fosun, invece, avrebbe in animo l’acquisto del 16,7% di Millennium Bcp, la più grande banca quotata locale. Uno scenario inedito, per il Portogallo e non solo. (Ma.Fe.) trattamento. «È chiaro che non abbiamo trattato Deutsche Bank diversamente dalle altre banche - ha detto - ogni cosa è pubblica, le regole esistenti sono state applicate perfettamente» anche perchè «il nostro staff è paranoico sulle regole e così lo sono anche io».
A raffreddare polemiche sulle possibili diversità di trattamento tra le diverse banche è stato anche il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, che ieri ha introdotto il seminario. «Non c’è un caso specifico Italia, sulla regolamentazione tutte le banche sono trattate nello stesso modo», ha sottolineato i manager. Piuttosto, ha detto il manager«credo che quello che possa essere molto importante è fare attenzione al livello del leverage». Perchè «per le grandi banche europee il leverage è un fattore di debolezza molto più significativo rispetto alle italiane». Quindi «quello che dobbiamo fare in modo è che anche il leverage - spiega - venga considerato nell'ambito dei requisiti patrimoniali dove sicuramente le banche italiane, in questo contesto, sono le piùù fortifor».