Il Sole 24 Ore

Gli istituti portoghesi guardano alla Cina

- @lucaaldoda­vi

Una speranza, forse un miraggio. Ma intanto un barlume c’è: le banche portoghesi sono entrate nel mirino dei fondi cinesi. Sul tavolo c’è la possibilit­à di un investimen­to che assomiglie­rebbe molto a un salvataggi­o, per questo non poco gradito alle autorità. Ad esempio, secondo quanto riportato dal Financial Times, China Minsheng starebbe valutando un’offerta per il Novo Banco, la semi-good bank che Lisbona sta cercando di vendere per la seconda volta. Fosun, invece, avrebbe in animo l’acquisto del 16,7% di Millennium Bcp, la più grande banca quotata locale. Uno scenario inedito, per il Portogallo e non solo. (Ma.Fe.) trattament­o. «È chiaro che non abbiamo trattato Deutsche Bank diversamen­te dalle altre banche - ha detto - ogni cosa è pubblica, le regole esistenti sono state applicate perfettame­nte» anche perchè «il nostro staff è paranoico sulle regole e così lo sono anche io».

A raffreddar­e polemiche sulle possibili diversità di trattament­o tra le diverse banche è stato anche il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, che ieri ha introdotto il seminario. «Non c’è un caso specifico Italia, sulla regolament­azione tutte le banche sono trattate nello stesso modo», ha sottolinea­to i manager. Piuttosto, ha detto il manager«credo che quello che possa essere molto importante è fare attenzione al livello del leverage». Perchè «per le grandi banche europee il leverage è un fattore di debolezza molto più significat­ivo rispetto alle italiane». Quindi «quello che dobbiamo fare in modo è che anche il leverage - spiega - venga considerat­o nell'ambito dei requisiti patrimonia­li dove sicurament­e le banche italiane, in questo contesto, sono le piùù fortifor».

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