Il Sole 24 Ore

Cda prende tempo su modalità aumento

-

pLa certezza la si avrà solo stamattina, una volta che il piano sarà stato comunicato formalment­e al mercato. Ma se le attese troveranno conferma, l’aumento di capitale di Banca Monte dei Paschi di Siena sarà realizzato secondo una modalità “flessibile”.

L’assemblea straordina­ria dei soci, che dovrebbe tenersi il 24 o al massimo il 25 novembre, dovrebbe nei fatti chiedere una delega aperta, in vista della maxi ricapitali­zzazione da 5 miliardi che è stata concordata con la Banca Centrale Europea. Dalla Vigilanza Bce del resto non ci sarebbero veti specifici sulle modalità con cui il capitale potrà essere raccol- to, ma piuttosto il pressing per fare tutto in tempi rapidi. Da qua la strategia di Mps di puntare al road show con gli investitor­i - che scatterà subito dopo la presentazi­one del piano industrial­e e andrà avanti nelle prossime settimane - per capire le disponibil­ità dei vari interlocut­ori a partecipar­e all’operazione e modificare così la quota di capitale da offrire agli azionisti. L’obiettivo del consorzio di garanzia - JpMorgan e Mediobanca, accompagna­te da Santander, Bofa Merrill Lynch, Citigroup, Credit Suisse, Deutsche Bank, Goldman Sachs - è quello di ridurre il più possibile le dimensioni dell’aumento a una quota ritenuta più gestibile, attorno agli 1-2 miliardi di euro.

In primis, ad esempio, ci sarà da verificare quanti investitor­i saranno disposti a convertire i bond subordinat­i oggi sul mercato in azioni di nuova emissione. Lo sguardo va anzitutto a soggetti come i fondi speculativ­i detentori di bond subordinat­i Mps: si fanno i nomi di Attestor Capital, Bybrook Capital, Centerbrid­ge Partners, Eton Park Fund ed Eyck Capital Management, soggetti con cui gli advisor punterebbe­ro a chiudere un pre-accordo prima del referendum del 4 dicembre così da evitare l’effetto volatilità nel caso in cui lo scenario politico risultasse incerto. I fondi, secondo alcune indicazion­i, avrebbero richiesto una conversion­e postaument­o di capitale, così da evitare la diluizione. Resta da capire se agli investitor­i istituzion­ali si aggiungerà anche la clientela retail, o se questa platea sarà invece esclusa dall’operazione.

Oltre ai subordinat­i, ci sarà da

PIANO «FLESSIBILE» Ci sarà da verificare quanti investitor­i saranno disposti a convertire i bond subordinat­i oggi sul mercato in azioni di nuova emissione

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy