I treni merci Isc sull’Alta velocità
L’ad Sciarrone: più collegamenti con il Mezzogiorno
pDue novità dal fronte della logistica in treno. Dalla primavera del 2018 i treni merci di Interporto servizi cargo (Isc), impresa ferroviaria privata di proprietà dell’Interporto Campano (Nola), viaggeranno sui binari dell’Alta velocità collegando il Mezzogiorno alle grandi piattaforme logistiche e intermodali del Nord.
Seconda novità: Rete ferroviaria italiana (Rfi) è pronta a stringere accordi quadro pluriennali con gli operatori della logistica (spedizionieri, i mprese di trasporto e altri) per calibrare gli investimenti sulla rete ferroviaria nazionale in funzione delle loro richieste e delle loro esigenze.
Entrambi gli annunci arrivano da Cernobbio (Como), dove ieri si è concluso il forum internazionale su trasporti e logistica promosso da Conftrasporto-Confcommercio.
L’idea di Giuseppe Sciarrone, amministratore delegato di Isc, è di portare anche al Sud i mega-trailer, cioè i semirimorchi, sfruttando il trasporto intermodale strada-rotaia. Attualmente i mega-trailer, che costituiscono la modalità di trasporto più diffusa in Europa per gli spostamenti delle merci sulle l unghe distanze, sono bloccati dai limiti di sagoma delle galleria del sistema ferroviaria italiano, che non permettono i collegamenti con il Centro-Sud. «Sfruttando le caratteristiche della rete Alta velocità/Alta capacità - spiega Sciarrone - sarà finalmente possibile far viaggiare i megatrailer sui treni anche in direzione del Mezzogiorno. Nello scorso mese di luglio Isc e Rfi hanno avviato il tavolo tecnico per la stipula dell’accordo quadro. Il 2017 sarà interamente dedicato ai test e all’omologazione delle nuove locomotive, per cui pensiamo di lanciare il servizio commerciale dalla primavera del 2018». La compagnia campana si appresta a ordinare 10-15 nuovi locomatori, capaci di viaggiare a 160 km/h contro i 120 km/h dei locomotori attuali. «L’obiettivo - continua Sciarrone - è collegare gli interporti di Pomezia (Roma) e Nola (Napoli) con tre grandi hub del Nord: Quadrante Europa di Ve- rona, Milano Segrate e Busto Arsizio, quest’ultimo posizionato sull’asse del Go t t a r d o . Puntiamo a 50mila trasportianno. È un bel progetto per il Sud, perché avvicina il Mezzogiorno all’Europa».
Capitolo Rfi. «Il 2017 - spiega Maurizio Gentile, amministratore delegato della società - sarà caratterizzato da una grande attività di Rfi: vogliamo stringere accordi quadro con tutti gli operatori della logistica per cercare di capire quali sono le loro esigenze e trasformarle in investimenti utili. La rete ferroviaria - dice Gentile - non è in concorrenza con le altre reti, ma si pone in termini di integrazione e sinergia, però vorremmo che tutti gli investimenti che stiamo facendo fossero finalizzati a un utilizzo proficuo. Questi accordi - sottolinea Gentile - permettono di capire le esigenze del mercato e trasformarle in investimenti utili per un uso maggiore della rete ferroviaria, evitando cattedrali nel deserto e realizzando così piani di trasporto integrati tra strada, ferrovia e aereo in una logica di intermodalità pianificata e non estemporanea».
Chiude i lavori il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio. Il ministro ricorda ancora una volta la cura del ferro messa in campo dal governo che mira a colmare il ritardo del trasporto ferroviario di merci rispetto a quello stradale. Il piano ha l'obiettivo di trasferire una quota crescente del trasporto merci verso la ferrovia da altre modalità di trasporto più inquinanti. Cura del ferro che, per quanto riguarda lo sviluppo dei corridoi ferroviari merci, prevede investimenti per circa due miliardi (si veda la tabella in pagina). «La logistica - sottolinea Delrio - è fondamentale per la competitività del Paese. Se il sistema logistico italiano avesse l’efficienza della Germania, saremmo la prima manifattura d’Europa. E invece l’Italia è divisa in due in termini di accessibilità, con le regioni del Centro a fare da cuscinetto. Questo problema ce lo dobbiamo porre». Infine i corridoi Ten-T. «I fatti in campo dicono che noi crediamo moltissimo nei corridoi europei: sono andato a parlare con i sindaci della Val di Susa per dire che i corridoi non li metto in discussione perché l'Italia deve stare connessa».
L’ANNUNCIO Gentile (Rfi): accordi quadro con gli operatori della logistica e del settore cargo dal 2017 per incrementare la quota delle merci su ferro