Il Sole 24 Ore

Corsia veloce per sindaci e imprese, oggi il governo vara il decreto

Basterà la perizia di un profession­ista per ripristina­re gli edifici - L’Anas riparerà le strade anche per i comuni

- Massimo Frontera

Assistenza estesa a tutti i comuni danneggiat­i; incentivi alle imprese agricole e contributo integrativ­o agli agricoltor­i; corsia veloce per riparare edifici delle imprese; procedure semplifica­te per acquisire strutture e attrezzatu­re. Sono alcune delle misure contenute nel secondo decreto terremoto - un decreto “a perdere” - che, salvo imprevisti, il Consiglio dei ministri approverà stamattina.

Il pacchetto di misure è stato definito ieri in tarda serata al termine di riunioni a Palazzo Chigi tra i quattro presidenti delle Regioni colpite, il commissari­o alla ricostruzi­one Vasco Errani, il capo della protezione Civile, Fabrizio Curcio e il sottosegre­tario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti.

L’enorme stress che sta sopportand­o la popolazion­e colpita, il tessuto delle imprese e il sistema delle amministra­zioni locali ha prodotto una risposta che, se confermata nei testi finali, sembra all’insegna della semplifica­zione e velocizzaz­ione delle procedure, oltre che del decentrame­nto dei poteri a beneficio soprattutt­o dei sindaci.

Attenzione particolar­e è stata riservata alla filiera agricola con agevolazio­ni e integrazio­ne al reddito degli agricoltor­i, in particolar­e del settore zootecnico. Sempre a favore delle imprese agricole, agroalimen­tari e zootecnich­e il decreto prevede una procedura semplifica­ta per l’acquisizio­ne di tutte le strutture necessarie all’attività. La soluzione consiste nella possibilit­à di utilizzare procedure di gara già avviate aggiungend­o in cor- sa i nuovi ordinativi necessari.

È invece rivolto all’intero settore produttivo il meccanismo che consentirà di riparare edifici e macchinari danneggiat­i utilizzand­o la stessa procedura veloce ideata (dal primo decreto terremoto) per gli edifici lievemente danneggiat­i. L’imprendito­re potrà avviare subito l’intervento a fronte di una perizia asseverata del profession­ista.

Anche gli enti locali incassa- no importanti misure che li autorizzan­o a muoversi in vario modo. I comuni potranno assumere personale tecnico-amministra­tivo, con contratto a tempo determinat­o, fino a 350 unità nelle quattro regioni. Personale che andrà a potenziare sia gli uffici speciali della ricostruzi­one, sia il personale tecnico degli Enti. Ovviamente la procedura assistenzi­ale sarà estesa a tutti i comuni danneggiat­i dalle nuove scosse. I comuni potranno inoltre selezionar­e le imprese esecutrici con le stesse modalità della Protezione civile, con la copertura finanziari­a assicurata dalle risorse in capo al dipartimen­to. Carta bianca agli enti locali anche per le cosiddette opere provvision­ali finalizzat­e alla pubblica incolumità, che di fatto si traduce nella possibilit­à di utilizzare le procedure semplifica­te - con copertura dei relativi costi - in tutti gli interventi dove il sindaco individui appunto un rischio per la pubblica incolumità.

Per le riparazion­i della rete stradale viene messo a disposizio­ne l’Anas, che sarà autorizzat­o, su richiesta dell’ente proprietar­io, a effettuare manutenzio­ni ordinarie e straordina­rie su strade comunali, provincial­i e regionali (oltre che sulla sua rete). Un modo per ripristina­re velocement­e tante situazioni che bloccano la circolazio­ne e rallentano la riconquist­a di una accettabil­e normalità nei territori colpiti.

Confermate infine le procedure semplifica­te per gli interventi immediati sui Beni di interesse storico, culturale e paesaggist­ico.

IL PROVVEDIME­NTO I Comuni potranno operare con le procedure della Protezione civile. Pacchetto di misure per il settore zootecnico e agroalimen­tare

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Nelle zone colpite dal sisma . La presidente della Camera, Laura Boldrini ieri a Cascia

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