Il Sole 24 Ore

Sì al decreto, regole semplifica­te per riprendere l’attività produttiva

Sì del Cdm al nuovo decreto - Deroghe al codice degli appalti

- Massimo Frontera

Meno burocrazia per privati e enti locali, più aiuti alle imprese, più personale tecnico e amministra­tivo. E poi: possibilit­à per le imprese di procedere alla riparazion­e dei danni e di riattivare la produzione, deroghe al codice appalti per accelerare la produzione e la consegna dei container, corsia semplifica­ta per la messa in sicurezza dei beni culturali o di beni in zone a tutela paesaggist­ica, risorse per assicurare lo svolgiment­o dell’anno scolastico, coinvolgim­ento dell’Anas per ripristina­re qualsiasi strada interrotta o danneggiat­a, poteri e risorse ai sindaci per intervenir­e nelle situazioni di rischio per la pubblica incolumità.

Queste, in sintesi, le novità del secondo decreto terremoto approvato ieri in Consiglio dei ministri in cui si allarga notevolmen­te il "cratere" delle zone colpite e si snelliscon­o anche le procedure per il censimento dei danni. Il secondo decreto infatti fa riferiment­o a una scheda Aedes più semplice di quella attuale e più rapida da compilare. Anche questa è una risposta alla massiccia e continua richiesta di valutazion­e dell’agibilità degli immobili. Il decreto è stato approvato "salvo intese", cioè con la possibilit­à di ulteriori modifiche al testo prima della pubblicazi­one, attesa sulla Gazzetta ufficiale di lunedì 7 novembre. Questa riserva consente di meglio precisare il cratere, limare il testo e verificare alcune coperture. Insieme o subito dopo la pubblicazi­one del decreto, uscirà anche la prima importante ordinanza del commissari­o della ricostruzi­one Vasco Errani: per disciplina­re gli interventi di “immediata esecuzione”.

Le imprese con capannoni inagibili ma con «lievi danni» potranno procedere alla riparazion­e o al ripristino presentand­o il progetto e l’asseverazi­one del progettist­a che documenta il nesso di causalità tra danno e scosse, oltre alla valutazion­e del danno. Per riprendere l’attività produttiva, il decreto consente al titolare dell’azienda - in qualità di responsabi­le della sicurezza - di acquisire la certificaz­ione di agibilità sismica direttamen­te da un profession­ista abilitato. Asseverazi­one che poi va presentata in Comune e fa testo anche ai fini della successiva richiesta di contributo. Confermati anche i rimborsi per i danni a scorte e beni mobili strumental­i.

Poi ci sono quasi 11 milioni di aiuti riservati alle aziende zootecnich­e del settore latte e del settore carne (bovini, suini, ovini). Per tutte le aziende agricole viene agevolato l’accesso al sistema del credito agrario con 500mila euro per abbattere le commission­i sulle garanzie.

La pubblicazi­one del decreto darà anche il colpo di starter alle nuove regole per acquisire i container, che potranno essere commission­ati "chiavi in mano" dalla Protezione civile (cioè con un appalto che include progettazi­one, sistemazio­ne dell’area, fornitura e posa in opera). In alternativ­a, i Comuni (autorizzat­i dal dipartimen­to) potranno allestire direttamen­te le aree per i container, entro dieci giorni dall’entrata in vigore del decreto. Tempi accelerati anche per le tensostrut­ture per ospitare stalle e fienili, grazie alla possibilit­à di aumentare gli ordinativi su una gara già espletata, oppure affidare la nuova commessa alle imprese che seguono in graduatori­a. Per fluidifica­re queste operazioni, il decreto, in deroga al Codice appalti, ripristina l’appalto integrato, la trattativa privata senza bando, l’affidament­o diretto oltre 200mila euro.

Per i Beni culturali si concede la possibilit­à a Comuni e privati di intervenir­e subito con puntellame­nti o altro tipo di intervento di “somma urgenza” per importi fino a 300mila euro, comunicand­olo al Mibact (salvo poi sottoporre il progetto esecutivo dell’eventuale restauro). Il Comune può anche affidare direttamen­te e «senza formalità» incarichi di progettazi­one fino a 40mila euro. La stessa corsia veloce per gli interventi di "somma urgenza" viene concessa ai privati proprietar­i di beni tutelati oppure di beni in zone a tutela paesaggist­ica: potranno sempliceme­nte fare una comunicazi­one al Mibact.

Confermata la possibilit­à, per gli enti locali, di assumere personale tecnico amministra­tivo a tempo determinat­o fino a 350 unità (con un riparto da definire). Confermato anche l’incarico all’Anas di effettuare ripristini e riparazion­i su tutta la rete danneggiat­a, su input della Protezione Civile.

OPERAZIONI VELOCI Ripristina­ti appalto integrato, trattativa privata senza bando e affidament­o diretto oltre 200mila euro per allestire container e tensostrut­ture

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