Juventus regina di coppe
Negli ultimi cinque anni è il club che ha percepito più soldi fra Champions ed Europa league
pL’Europa fa ricca la Juventus. Negli ultimi cinque anni grazie alla partecipazione a quattro edizioni della Champions (con la finale raggiunta nel 2015) e ad una dell’Europa league (con la semifinale 2014), il club bianconero è quello che ha incassato di più nel Vecchio Continente. Un bottino di 280 milioni (che salirà a 350 milioni conteggiando gli introiti della stagione in corso).
La graduatoria
La società del presidente Andrea Agnelli tra il 2011 (stagione in cui peraltro non ha gareggiato in nessuna competizione continentale) e il 2016 ha ottenuto dalla Uefa più del Real Madrid, che ha alzato due volte l’ex Coppa dei campioni (2014 e 2016) ma ha messo insieme un bottino di “soli” 277 milioni, e del Bayern Monaco. I bavaresi hanno vinto la Champions nel 2013 e sono stati tre volte seminifinalisti incamerando complessivamente 255 milioni, tra market pool (la quota assegnata alle squadre in base al contributo pagato dai broadcaster del proprio Paese, alla classifica del campionato dell’anno precedente e al numero di partite giocate in Europa) e premi sportivi legati alle performance nella manifestazione . Due milioni in più, del Chelsea di Roman Abramovic, capace di agguantare la Champions nel 2012 e di bissare l’anno successivo con l’Europa league, e 10 in più del Barcellona di Lionel Messi, campione d’Europa nel 2011 e nel 2015.
Solo altri due club hanno supe- rato i 200 milioni. Si tratta di compagini per il cui potenziamento le rispettive proprietà mediorientali hanno investito somme notevoli in questi anni. Fin qui nè il Paris Saint-Germain dello sceicco qatariota Al Thani, né il Manchester City dell’Abu Dhabi Group del principe Mansur , pur essendo ormai stabilmente ai vertici del calcio europeo, hanno rotto il ghiaccio a livello di successi internazionali. Nella Top 10 si piazzano Atletico Madrid, Arsenal e Borussia Dortmund. La squadra allenata da Diego Pablo Simeone è riuscita a battere competitors di ben altra levatura sotto il profilo del fatturato iscrivendo il proprio nome nell’albo d’oro dell’Europa league (2012) e sfiorando la Champions nel 2014 e nel 2016. La sagacia tecnica dell’allenatore argentino, coniugata con i finanziamento di fondi di investimento e dei cinesi di Wanda (che ha rilevato il 20% delle quote) ha consentito alla seconda squadra della capitale iberica di sfiorare i 180 milioni di bo- nus. Facendo meglio dell’Arsenal di Arsene Wenger, del Borussia Dortmund e del Manchester United che stenta a ritrovare la via del successo dopo l’addio di Sir Alex Ferguson. A testimonianza dello strapotere della Champions in termini economici, il Siviglia vincitore delle ultime tre edizioni dell’Europa League ha conseguito proventi inferiori ai 70 milioni.
Le performance tricolori
Per quanto riguarda il calcio italiano, nonostante le scarse prestazioni in campo, è riuscito a inserire tra i primi venti team per “fatturato” europeo, oltre alla Juve, altri tre rappresentanti: il Milan (129 milioni circa), la Roma (114,6 milioni) e il Napoli (99,6 milioni). Tra il 2011 e il 2016, l’Inter ha incassato intorno ai 45 milioni. Cifra che raddoppierebbe includendo nella valutazione la stagione 2009/10 al termine della quale il team nerazzurro ha conquistato la Champions portando a casa 49 milioni.
Finora i ricavi europei delle squadre tricolori sono stati gonfiati soprattutto dalle tv nazionali (Sky e Mediaset) che hanno reso il market pool italiano tra i più cospicui . Nel caso della Juve solo il 30% dei soldi percepiti dalla Uefa dipende strettamente dai risultati sportivi. La Roma si ferma al 26% , mentre Milan e Napoli sono intorno al 40. Real e Bayern hanno invece raccolto sul campo quasi il 60% dei ricavi, il Barcellona il 55, mentre le portoghesi (Benfica e Porto) possono vantare una percentuale di entrate europee dipendenti dal merito sportivo dell’80 per cento.