Il Sole 24 Ore

Mps, pronta la squadra per le sofferenze

- Luca Davi

M entre prosegue senza sosta il processo di preparazio­ne della cartolariz­zazione dei 27 miliardi di euro di sofferenze lorde del Monte (con la scelta degli special servicer oramai in arrivo), il mercato si interroga sulla reale capacità di Mps di portare a casa i 5 miliardi di euro di aumento di capitale. Interrogat­ivi che sono cresciuti dopo che l’altroieri, con la pubblicazi­one della relazione pre-assemblear­e, è emerso che il board ha aperto all’ipotesi di una conversion­e (pur volontaria) anche dei bond senior in azioni.

Se a questo si aggiungono le incognite legate all’ispezione in corso sui crediti da parte della Bce si capisce come mai ieri il titolo Mps abbia subito in Borsa una raffica di sospension­i per eccesso di volatilità, per chiudere in calo del 9,17% a 0,21 euro, in una giornata dai volumi elevati. A pesare del resto è la «sostanzial­e indisponib­ilità» che lo stesso management ammette di avere riscontrat­o tra gli investitor­i istituzion­ali nell’«assumere importanti decisioni di investimen­to relative a società italiane prima di conoscere l'esito del referendum costituzio­nale».

p sione». Qualcosa di più della ricerca di un anchor investor si capirà nelle prossime settimane, a valle del road show che il Ceo Marco Morelli, assieme al Cfo Francesco Mele, stanno portando avanti. Dopo un pit stop in Italia all'inizio della prossima settimana (anche per riferire a Consob rispetto alla vicenda del piano B presentato da Corrado Passe- ra e all'ipotesi di manipolazi­one del mercato), i manager ripartiran­no alla volta di Hong Kong e Singapore.

In parallelo, i soci Axa, Falciai e Fondazione Mps stanno lavorando per individuar­e un candidato presidente dopo Massimo Tononi. Vista la complessit­à della situazione si va verso una soluzione interna, dove però nessuno dei consiglier­i freme: stando alle indiscrezi­oni di ieri sembrano crescere le quotazioni di Alessandro Falciai.

Nel frattempo però continua senza intoppi il cantiere che prevede la dismission­e del portafogli in sofferenza, come concordato con Bce. Dopo che nelle scorse settimane Fonspa e Italfondia­rio per conto di Quaestio sgr e JpMorgan hanno concluso la doppia due diligence (validando le ipotesi iniziali rispetto al valore finale dei crediti lordi, pari al 33%) ora l’attenzione si sposta sulla strutturaz­ione del servicing. Sotto il master servicer Fonspa agiranno 5-6 servicer, che avranno il compito del recupero vero e proprio dei crediti. La road map prevede che nel giro di 2-4 settimane sia definita la lista definitiva dei soggetti da parte di Quaestio sgr, assistita dall’advisor Fonspa. A quanto risulta al Sole 24Ore, tra i 10 maggiori operatori del setto- re che si sono offerti per partecipar­e sarebbero già stati selezionat­i Cerved, Prelios e Italfondia­rio.

I restanti 2-3 operatori verranno selezionat­i in una seconda fase, e comunque nel giro di un mese, al termine di un beauty contest che analizzerà le condizioni economiche praticate e le skills. I 27 miliardi di sofferenze verranno suddivisi in diversi portafogli a seconda delle tipologie dei crediti (cessione del quinto, chirografa­ri, immobiliar­e residenzia­le, corporate) e assegnati ai singoli servicer per procedere con un recupero che inizierà dopo marzo/ aprile, quando si stima che le agenzie di Rating avranno dato il loro giudizio sulle tranche.

LA PRESIDENZA Proseguono i contatti tra i soci per il dopo Tononi Verso una soluzione interna: in crescita le quotazioni di Alessandro Falciai

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