Una banca consulente del mutuatario
In materia di mutui Bankitalia aumenta le regole di trasparenza. In pratica quali sono le tutele più importanti?
La nuova disciplina nasce da una duplice esigenza: per un verso, favorire un mercato del credito ipotecario più efficiente e competitivo e, per altro verso, evitare che il sovrainde- bitamento dei mutuatari possa innescare crisi sistemiche, come accaduto negli Stati Uniti con la crisi dei mutui subprime. Vengono quindi dettate regole ancora più incisive in materia di trasparenza, che pongono particolare enfasi sulla chiarezza e la comprensibilità delle informazioni da offrire al cliente prima della conclusione del contratto, nonché sulla speciale responsabilità del finanziatore, il quale deve non soltanto informare il cliente, ma soprattutto informarsi su di lui. Banca d’Italia ha perciò predisposto una dettagliatissima guida alla redazione dei documenti di trasparenza, con cui impone alle banche, nei rapporti con la clientela, di usare criteri di impaginazione e persino scelte tipografiche che assicurino elevati livelli di leggibilità (e quindi di comprensibilità) dei documenti.
Proviamo a fare un esempio...
Si chiede alle banche di sostituire frasi dal contenuto oscuro, come “Avviso al pubblico”, con “Principali diritti del cliente”; oppure di sostituire il termine “Comunicazioni” con la frase “Come comunicare con la banca”; e gli esempi potrebbero continuare. Questa nuova prospettiva rappresenta una rivoluzione copernicana in un mondo tradizionalmente caratterizzato da un gergo tecnico di difficile se non impossibile comprensione per il cittadino comune e stimola la concorrenza tra gli operatori del credito perché consente alla clientela di comparare, su basi omogenee, le offerte sul mercato.
I nuovi presidi sono sufficienti?
I nuovi presidi sono necessari, ma forse non ancora sufficienti. Comunicare in modo chiaro, corretto e comprensibile è certamente indispensabile, ma serve soltanto ad attutire, non a risolvere, il problema della cosiddetta analfabetizzazione finanziaria che tradizionalmente affligge il nostro Paese e che lo rende molto distante dai Paesi scandinavi o anglosassoni. Molto, ovviamente, dipenderà anche dal modo in cui gli operatori del mercato attueranno le nuove disposizioni e, in particolare, quelle che prescrivono di offrire chiarimenti adeguati sui contratti di credito e i servizi accessori verificando che siano adatti alle esigenze e alla situazione finanziaria del cliente. Ciò significa che la banca dovrebbe farsi, più che controparte, consulente del cliente: quanto ciò possa accadere è ancora tutto da verificare.
A cosa stare particolarmente attenti?
Chi richiede un prestito importante come quello necessario per acquistare casa deve sempre stare particolarmente attento alla sostenibilità nel tempo della rata. In prestiti di durata ventennale o anche più le vicende della vita sono tali e così imponderabili che la capacità di restituire il capitale mutuato potrebbe ridursi o scomparire. E mentre la banca troverà sempre, in ultima analisi, una tutela nella garanzia ipotecaria gravante sull'immobile acquistato, il mutuatario potrebbe incorrere in spiacevolissime sorprese. Gli economisti comportamentali insegnano che le persone tendono a sovrastimare la probabilità di accadimenti futuri positivi e a sottostimare la probabilità di accadimenti negativi.