No sindacale alle nozze BpVi Veneto Banca
Nel gran ballo delle fusioni, Vicenza e Veneto Banca sono alle dichiarazioni. A settembre in un’intervista al “Mattino” di Padova il presidente di BpVi Gianni Mion, alla domanda se fosse uno scenario ancora praticabile la fusione con Veneto Banca, dichiarava che « due banche che insistono su uno stesso territorio non hanno senso. Ora in un contesto di riduzione dei costi e di specializzazione mi sembra la soluzione più ovvia » . Il 28 ottobre il presidente dell’istituto di Montebelluna, Beniamino Anselmi, dopo l’incontro con i vertici della BpVi nello studio Orrick Herrington & Sutcliffe, rispondeva che dava per « assodato » l’avvio del percorso di avvicinamento con la Vicenza. Ma il primo novembre Anselmi precisava: « Voglio solo prendermi tutto il tempo necessario: prima di sposarsi ci si conosce, poi ci si fidanza... Di fusioni ne ho fatte tante e ho commesso anche degli errori: da quelli voglio imparare » .
Il balletto si spiega anche con il comunicato unitario del 28 ottobre dei segretari generali sindacali Lando Maria Sileoni ( Fabi), Giulio Romani ( First/ Cisl), Agostino Megale ( Fisac/ Cgil), Massimo Masi ( Uilca) ed Emilio Contrasto ( Unisin): « Nell’incontro del 26 ottobre, dove Anselmi e Carrus ci hanno confermato che la fusione con la Vicenza era solo una delle tante opzioni sul tavolo e che loro preferivano attuare un piano industriale, seppur pesante, ma gestibile attraverso esuberi volontari e con una riduzione del costo del lavoro. Ci chiediamo cosa sia successo in questi due giorni oltre all’incontro di questa mattina con il Fondo Atlante. Ribadiamo ancora una volta che la fusione tra questi due istituti creerebbe grandissime difficoltà tra i dipendenti, a causa della sovrapposizione delle filiali e dell’eventuale sommatoria delle due direzioni generali, ma anche una perdita economica verso la clientela, in quanto i finanziamenti alle imprese potrebbero diminuire rispetto alle attuali somme affidate. Inoltre non siamo disposti a sederci a un tavolo con il presidente di Popolare di Vicenza, Gianni Mion, che solo pochi giorni fa ha dichiarato licenziamenti collettivi » , concludevano i segretari.