Se ad Arianna (Sim) si spezza il filo
La ex Eunice Sim finisce in liquidazione coatta. L’Aduc teme il peggio
La storia di Arianna Sim è lunga e articolata. Sino al 2011 con il nome di Eunice Sim, faceva parte della River Holding, al centro della galassia Delta, gruppo emiliano sammarinese, finito in disgrazia dopo una dirompente inchiesta antiriciclaggio della procura di Forlì. In seguito venne assorbita da una navigata squadra di azionisti capitanati da Rossana Venneri, già Banca 121 ( gruppo Mps) e da Michele Calzolari, già presidente di Assosim, che le cambiarono ragione sociale e connotati. Nella corsa all’acquisto Venneri, Calzolari e soci batterono in volata il fondo di private equity svizzero Novium che si era candidato all’acquisizione.
Ma la storia di Arianna - Eunice affonda le sue radici ancora più lontano. Il suo nome precedente era infatti Sofid Sim e faceva parte del Gruppo Eni. Era la società di intermediazione mobiliare di casa, e annoverava fra i suoi clienti, circa 10.000 dipendenti ed ex dipenden- ti dell’Eni. Ma il lignaggio nobile e la scalata non sono state sufficienti a salvare la società dalla liquidazione coatta amministrativa. Dalla scorsa estate si sono insediati i liquidatori nominati dalla Banca d’Italia, Francesco Andreozzi, quale Commissario e Livia Casale, Bruno Manzone e Giovanni Mottura, come componenti del Comitato di sorveglianza.
Ma anche dopo la nomina del quadrumvirato che sta reggendo le sorti e le gestioni dei clienti, all’Aduc, l’associazione per i diritti degli utenti e consumatori, che già sta coordinando molti investitori scottati nella vicenda della società romana Egp ( meglio nota come la società del Madoff dei Parioli), stanno giungendo alla spicciolata preoccupate richieste di informazioni. Si chiede conto in particolare di operazioni finanziarie che stanno creando perplessità. Si tratta di operazioni di pronti contro termine che avrebbero come sottostante titoli che già in passato erano stati oggetto di una particolare operatività da parte dei gestori della Sim: si tratta di titoli della Meridie, della Industrial Holding SpA e della Hightel Towers.
— St. E.