Il gestore della settimana
L’azienda genera notevoli flussi di cassa operativi e ha fatto solide acquisizioni
Brett Reiner (Neuberger Berman): «Church & Dwight è un’azienda strategica»
Quali scenari si delineano nel caso vinca uno o l’altro candidato alle presidenziali Usa?
È difficile dire quale i mpatto avranno le elezioni presidenziali americane. Nella maggior parte delle ultime elezioni, nel primo anno di mandato, il mercato azionario Usa ha fatto registrare ottimi rendimenti. Solo il 2001 ha fatto eccezione, quando il mercato ha risentito notevolmente dello scoppio della bolla tecnologica. In passato la tendenza positiva può essere stata, in parte, causata da una minore incertezza a conclusione delle elezioni. Naturalmente, questa volta potrebbe essere diverso, dato che sia Hillary Clinton sia Donald Trump hanno rating molto sfavorevoli ed è probabile che i sostenitori del candidato perdente restino molto delusi del risultato. Una questione centrale sarà se il nuovo Presidente e il Congresso riusciranno a lavorare insieme per far approvare misure di stimolo. Queste potranno essere nella forma di nuova spesa per le infrastrutture o un accordo per il rimpatrio degli utili generati all’estero. Negli ultimi anni la norma è stata una situazione di stallo e non siamo ottimisti su questo fronte ma vale la pena considerarlo.
Perché puntate sulle aziende a piccola capitalizzazione? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi rispetto alle mid e big cap?
Le azioni americane a piccola capitalizzazione sono un’opportunità interessante nel lungo periodo. In passato questo tipo di aziende, come misurato dall’indice Russell 2000, ha ottenuto rendimenti a lungo termine superiori rispetto a quelle a media e grande capitalizzazione. In parte questo è dovuto al fatto che le aziende più piccole generano una crescita degli utili più rapida. Normalmente acquistiamo titoli con una capitalizzazione di mercato di 3 miliardi o inferiore. Deteniamo aziende di alta qualità: siamo ben posizionati per generare alfa nel corso del tempo grazie alla nostra filosofia d’investimento efficace ed al nostro processo di investimento ben definito che implica molta interazione con i vertici delle società.
Vi concentrate su settori particolari?
Abbiamo un portafoglio ben di- versificato ma evitiamo alcuni settori che non sono coerenti con la nostra filosofia d’investimento di avere aziende di alta qualità. In particolare, abbiamo cercato di evitare società biotecnologiche che tipicamente non sono profittevoli e bruciano denaro a ritmo sostenuto e Reit ( real estate investment trust) poiché tendono ad avere bisogno di un accesso continuo ai mercati dei capitali e non sono granché differenziati.
C’è qualche tema particolarmente interessante che state seguendo?
Stiamo esplorando l’importanza della gestione attiva ed i rischi associati all’investimento passivo. L’investimento passivo è diventato popolare in molti mercati a partire dal 2008, inclusi il mercato azionario Usa a piccola capitalizzazione. Tuttavia, gli investitori passivi potrebbero non capire i rischi rilevanti e crescenti di indicizzare i mercati small cap, rischi che potrebbero non essere presenti in quelli a grande capitalizzazione. Per esempio, gli investitori potrebbero non sapere che il 35% circa di tutte le società dell’indice Russell 2000 non è profittevole in questo momento, nonostante diversi anni di crescita economica. È quindi probabile che il Russell 2000 sia un indice di qualità inferiore rispetto a quello che la maggior parte degli investitori passivi si rende conto.
In questo momento l’investimento sul mercato americano potrebbe essere un’opportunità?
La crescita economica Usa, sebbene non robusta, rimane solida se paragonata a quella di molti altri Paesi, in particolare del mondo sviluppato. Seguendo l’azionario small cap americano siamo meno esposti alla crescita oltre i confini rispetto ai gestori che si occupano di large cap. Inoltre, il nostro portafoglio comprende aziende con modelli di business diversi che generano flussi di cassa operativi stabili, hanno livelli di profittabilità salutari e bilanci conservativi.
In base a quali criteri selezionate le aziende?
Il team ha un processo d’investimento chiaro e ripetibile che si concentra su dati finanziari di alta qualità come la solidità di bilancio, flussi di cassa operativi positivi e crescita sostenibile a lungo termine, il tutto sostenuto da barriere all’entrata difendibili. Il nostro portafoglio non si è piegato a cambi di stile nel corso di decenni di mercati volatili e a volte violenti cambiamenti di leadership del mercato. In passato questo approccio ha prodotto sia protezione dai ribassi sia rendimenti molto competitivi nel lungo periodo che non sono caratteristici di molti player sulle small cap.
Potrebbe indicarmi quali sono le aziende che reputa più interessanti e perché?
Church & Dwight fa prodotti per la cura della casa e della persona. La società ha un modello di business durevole con un portafoglio bilanciato di marchi value-oriented e di prima qualità. L’azienda genera notevoli flussi di cassa operativi ed in passato ha fatto solide acquisizioni strategiche che hanno migliorato sia il suo profilo di crescita sia i risultati. Le barriere all’entrata comprendono il valore dell’azienda e la buona reputazione legata a marchi come Arm&Hammer e Trojan.
Sensient Technologies produce coloranti ed aromi per l’industria alimentare. Ha un modello di business resiliente visto che i suoi prodotti sono usati in beni di prima necessità. L’azienda si è trasformata negli ultimi anni, spinta sia da un’accresciuta disciplina finanziaria sia dall’attenzione ai prodotti a valore aggiunto. Come risultato, i margini di profitto, i flussi di cassa ed il rendimento del capitale investito sono migliorati. Le barriere all’entrata includono il fatto che i prodotti Sensient sono fondamentali per il gusto e l’aspetto dei prodotti dei suoi clienti. Le relazioni dei clienti dell’azienda sono quindi “vischiose” poiché i costi per cambiare fornitore sono alti (sia finanziariamente sia operativamente).