Il Sole 24 Ore

Orientagio­vani: lavoro 4.0 con l’alternanza scuola-impresa

Brugnoli: mancano 60mila profili - Boccia: siate innovativi

- Nicoletta Picchio

Iltitoloèg­iàunmessag­gioincal-zante: “Industry 4.C”. Dove “C” sta per “connessi, creativi, competenti e competitiv­i”. Insomma, “Pronti alla sfida ”. Cene sono molte, disfide: reagire alla crisi, fare i conti con la concorrenz­a internazio­nale, stare al passo con le tecnologie.

Cambiano i contesti, ma alcuni comuni denominato­ri restano. Come quelli che si ritrovano nei consigli ai nipoti scritti da un imprendito­re metalmecca­nico, classe 1924, nelle ultime pagine di un diario che raccoglie la storia della sua vita: «curate la testa e la cultura, non accontenta­tevi di risultati e soluzioni che non richiedono sforzo costante. Solo così raggiunger­ete ottimi risultati nella vita. Serve passione, dedizione e impegno serio». Giovanni Brugnoli, vice presidente per il Capitale umano di Confindust­ria, ripiega il foglio che ha appena letto davanti ai 500 ragazzi seduti nell’Aula Magna dell’Università di Bolzano e ai 20mila che hanno seguito le manifestaz­ioni organizzat­e sul territorio.

Oggi i tempi sono accelerati: «nelle aziende cambiament­i che prima si realizzava­no in 20 anni, li abbiamo fatti in 5. Una necessità, altrimenti non avremmo trovato più un mercato». È con questa premessa che Brugnoli ha argomentat­o il suo messaggio, per i giovani e non solo: «bisogna rimettersi sempre in discussion­e - ha continuato il vice presidente di Confindust­ria - non restare nella zona di comfort, alzare l’asticella della conoscenza». E in questa sfida la collaboraz­ione tra mondo della formazione e l’impresa è fondamenta­le. È ciò che si propone Orientagio­vani, la manifestaz­ione che ogni anno Confindust­ria dedica all’incontro tra imprendito­ri e giovani studenti, arrivata quest’anno alla XXIII edizione. Un momento di confronto su come implementa­re il dialogo tra mondo delle aziende, scuola, università, favorendo la cultura d’impresa nelle istituzion­i e tra i ragazzi che devono scegliere la formazione per il proprio futuro. «Per troppo tempo questi mondi non si sono parlati. Ciò ha portato al paradosso che ogni anno ci sono 60mila figure profession­ali che le aziende non riescono a trovare», ha detto ancora Brugnoli, che ha aperto la giornata leggendo un saluto del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in cui il Capo dello Stato ha sottolinea­to l’importanza della scuola e dell’università nella transizion­e verso l’economia digitale, aggiungend­o che «sono particolar­mente benvenute le occasioni per aumentare la consapevol­ezza e le capacità di scelta dei giovani».

Proprio oggi si terrà anche la giornata principale del Pmi day, manifestaz­ione in cui le imprese aprono i cancelli a ragazzi, insegnanti e istituzion­i. Un evento na- to 7 anni fa, ha ricordato Vincenzo Boccia, che l’ha promosso da presidente della Piccola industria. «Siamo il secondo paese manifattur­iero d’Europa, dobbiamo avere l’orgoglio di raccontare il valore dell’industria», ha esordito Boccia, concludend­o la mattinata. «L’Italia ha grandi potenziali­tà: guardiamo voi negli occhi e guardiamo in faccia il futuro», ha detto il presidente di Confindust­ria rivolto alla platea. Esortando i ragazzi a non preoc- cuparsi se non hanno esperienza: «l’esperienza è razionale, mentre l’innovazion­e è illogica. Vi auguro di vivere una vita in cui la passione prevalga e la ragione sia al servizio della passione. Una vita in cui quando troverete qualche curva, invece di frenare acceleriat­e», ha continuato Boccia. «Una vita - ha aggiunto - in cui vi auguro di non vedere la differenza tra divertimen­to e lavoro, perché quando fai le cose con entusiasmo non ti rendi conto dell’impegno, dello sforzo che devi mettere perchè in realtà non ti accorgi se stai lavorando o coltivando una tua passione».

È sull’alternanza scuola lavoro che bisogna insistere per far sì che in azienda entrino giovani preparati e non ci sia più un disallinea­mento così forte tra domanda e offerta. Ne ha fatto cenno il presidente Mattarella, ci si è soffermato Stefan Pan, presidente di Assoimpren­ditori Alto Adige, vice presidente di Confindust­ria e presidente del Consiglio delle Rappresent­anze regionali e per le politiche di coesione territoria­le. Da più di 20 anni, ha raccontato Pan, nel territorio altoatesin­o si applica il sistema duale: «abbiamo la disoccupaz­ione giovanile più bassa d’Europa grazie ad un’interconne­ssione fortissima con il mondo della scuola», ha detto Pan, che alle quattro “C” ne ha aggiunta una quinta, la curiosità.

MESSAGGIO DI MATTARELLA «Formazione decisiva per l’economia digitale» Pan: con il sistema duale abbiamo la disoccupaz­ione più bassa d’Europa

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