I dubbi sulle giravolte
Da incubo per i mercati finanziari, Trump sembra essere diventato il loro sogno. Le Borse sono quasi tutte in positivo rispetto alle quotazioni pre-voto.
I nefasti pronostici della vigilia (tutti gli analisti prevedevano Borse in caduta in caso di vittoria del candidato repubblicano) si sono dunque avverati solo per pochissime ore mercoledì mattina: giusto il tempo per sfogare gli algoritmi preimpostati. Poi, la riscossa. Se già era sembrata veloce la ripresa della Borsa di Londra, che dopo 5 giorni dal referendum su Brexit aveva recuperato tutte le perdite, la fulminea capriola di questa volta sa di miracoloso.
I mercati sbagliavano prima o sbagliano ora? Forse in entrambi i casi. Prima tutti gli analisti vedevano Trump come il fumo negli occhi, perché rappresentava l’incerto. L’ignoto. Il populismo. Poi, una volta eletto, è diventato agli occhi degli economisti il Presidente che potrebbe dare nuova benzina al Pil statunitense. La sua promessa di politiche fiscali espansive piace al mercato: perché potrebbero stimolare l’economia, far aumentare gli utili delle aziende, far crescere i salari e far risalire l’inflazione. La reazione dei mercati è dunque coerente con questa nuova speranza.
Ma se erano troppo nefaste le previsioni di prima, forse sono un po’ azzardate quelle attuali. Non bisogna infatti dimenticare che il progetto fiscale di Trump non sarà facile da realizzare, soprattutto nell’entità prospettata in campagna elettorale. Non bisogna poi dimenticare che il protezionismo, parte della politica di Trump, ha effetti depressivi sulla crescita. E soprattutto sui Paesi emergenti, che per anni sono stati il traino economico del mondo. Non bisogna poi scordare che Wall Street, da cui dipende buona parte della fortuna economica statunitense, è già sui massimi storici nonostante utili aziendali deludenti. E che in Europa è prevedibile una fase di grande incertezza politica. Ecco perché il rimbalzo attuale, come il crollo delle prime ore, va probabilmente relegato nel campo delle speculazioni di breve periodo. Il medio termine resta nella nebbia.