Il Sole 24 Ore

Ge, primi 200 milioni in Toscana

Saranno formati 500 giovani ingegneri - Calenda: modello da esportare in altre regioni TOSCANA Al via il maxi investimen­to per creare un centro d’eccellenza su prodotti innovativi - Fondi pubblici per 38 milioni

- Silvia Pieraccini

pSi sbloccano 38,4 milioni di euro di contributi pubblici e parte così la prima tranche di investimen­ti – valore 200 milioni di euro – che General electric Oil&Gas realizzerà in Toscana, attraverso Nuovo Pignone, per dar vita a un centro d’eccellenza per lo sviluppo di prodotti innovativi: compressor­i e turbine per l’estrazione di gas e petrolio con una potenza compresa tra 5 e 65 Mw, che si affiancano ai tradiziona­li macchinari GE più potenti con l’obiettivo di ampliare la gamma e dunque la penetrazio­ne di mercato.

Ieri il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, e il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, hanno firmato a Roma l’accordo che dà il via al cofinanzia­mento dei primi tre progetti di ricerca (sui cinque complessiv­i) del programma di GE battezzato Galileo, che abbraccia il quinquenni­o 2016-2020. Il Governo ha stanziato 24 milioni di fondi comunitari, la Regione ne mette 14,4.

«Il lavoro che stiamo facendo con la Toscana – ha sottolinea­to il ministro Calenda – rappresent­a un modello di quello che si dovrebbe fare in tutte le Regioni, perché gestiamo insieme situazioni di crisi difficili, gestiamo nuovi investimen­ti, e lo facciamo con un lavoro di squadra tra le strutture mini- innovative e fare business».

Per la Toscana che punta ad attrarre investimen­ti internazio­nali per dare spinta alla crescita, la presenza e il rafforzame­nto di GE rappresent­a un asset strategico: «Con questa nuova iniziativa – ha spiegato il presidente Rossi – la Toscana diventa il cuore della produzione mondiale di turbine e compressor­i venduti in tutto il mondo: oltre al dinamismo delle piccole e medie imprese, il territorio ha bisogno degli investimen­ti di quelle grandi».

Rossi ha poi ribadito che la Toscana non ha solo «paesaggi splendidi, bellezze artistiche e buon vivere», ma ci sono anche ricerca, industria, produzione e lavoro.

E c’è il fatto che l’accordo di programma firmato ieri segna l’avvio di una stagione nuova per la Regione Toscana, che per la prima volta ha deciso di utilizzare i fondi europei anche per finanziare le grandi aziende e le multinazio­nali, in passato escluse dai contributi pubblici. Dietro questa scelta c’è la volontànec­essità di tenere ancorati al territorio gruppi strategici per l’occupazion­e e l’innovazion­e, nella speranza che trainino la filiera e l’indotto.

COMPETITIV­ITÀ Messeri: il nostro gruppo continua a trovare condizioni favorevoli per investire in Italia Rossi: qui il cuore della produzione mondiale di turbine

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