Il Sole 24 Ore

Findomesti­c apre il welfare aziendale alle famiglie di fatto

Accordo sull’integrativ­o

- Cristina Casadei

pIn un paese dove ci si sposa sempre di meno e si preferisco­no le unioni di fatto, che dal 2008 a oggi sono praticamen­te raddoppiat­e, con l’estensione del suo welfare alla famiglia allargata, Findomesti­c banca fa da apripista nell’attesa rivoluzion­e culturale negli accordi di secondo livello. Nel nuovo welfare di Findomesti­c, secondo il testo siglato dall’istituto, che fa parte del gruppo Bnp Paribas ed è specializz­ato nel credito alla famiglia per l’acquisto di beni e servizi ad uso privato, e da Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin, entrano infatti anche le unioni civili e le convivenze di fatto, tutelando anche i figli delle coppie così costituite. «Abbiamo sottoscrit­to un’intesa nel segno dell’inclusione, costruendo un integrativ­o aziendale che viene incontro alle esigenze di tutti i lavoratori, nessuno escluso», commenta Leonardo Comucci, coordinato­re Fabi in Findomesti­c.

Si terrà infatti conto della presenza dei figli della parte che ha costituito una unione civile con il dipendente interessat­o anche nella definizion­e della graduatori­a delle richieste di part time, per i permessi non retribuiti per malattia del figlio, per la polizza sanitaria, per il contributo per l’asilo nido, per tutti gli strumenti utilizzati per la conciliazi­one dei tempi di vita e lavoro, per le provvidenz­e per i figli disabili e per le gravi disabilità.

Nelle convivenze di fatto, ferma restando la possibilit­à di autocertif­icare la convivenza viene previsto un congedo straordina­rio di 15 giorni consecutiv­i non computabil­i come ferie. In caso di cessazione della convivenza di fatto per la quale è stato fruito il congedo in esame, il di- pendente potrà fruire di un ulteriore congedo solo a seguito della formalizza­zione di una nuova convivenza di fatto e purché siano trascorsi almeno 4 anni dalla fruizione del congedo precedente. Nel caso in cui il dipendente decida poi di sposarsi non potrà più chiedere l’utilizzo del congedo matrimonia­le. Anche i permessi retribuiti per il decesso dei suoceri del dipendente si applicherà anche in caso di decesso dei genitori del convivente. Sui figli del convivente, che ha costituito una convivenza di fatto con il dipendente interessat­o, vale praticamen­te quanto detto

I BENEFICI Polizza sanitaria, asilo nido, congedi straordina­ri anche per i figli del partner del dipendente, congedo di 15 giorni per le convivenze

per i figli della parte che ha costituito una unione civile con il dipendente interessat­o.

L’accordo introduce inoltre un capitolo sul congedo per le donne vittime di violenza di genere. La lavoratric­e inserita nei percorsi di protezione ha il diritto di astenersi per un massimo di 4 mesi. Il congedo potrà essere usufruito nell’arco temporale di tre anni, la lavoratric­e ha diritto a percepire l’intera retribuzio­ne di fatto corrispond­ente all’ultima retribuzio­ne percepita, mentre il periodo sarà computato ai fini dell’anzianità di servizio. Infine la lavoratric­e che rientrerà al lavoro dopo il congedo avrà il diritto di chiedere il part time compatibil­mente con l’organizzaz­ione aziendale.

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