Banzai cambia nome in ePrice e punta su evoluzione ecommerce
Banzai cambia nome, diventa ePrice e punta a rafforzarsi nell’ecommerce nel segmento dei grandi elettrodomestici, a sviluppare il marketplace e a innovare i servizi offerti, anche attraverso partnership.
Sono alcuni degli obiettivi indicati nel piano industriale 20172021 del gruppo. In particolare, con la crescita del marketplace, il gross merchandise volume, il transato sulla piattaforma di ePrice, è visto triplicare nei prossimi 5 anni, mentre l’Ebitda margin dovrebbe raggiungere il 4-6% nel medio periodo. L'Ebitda e l’operating cash flow sono attesi a break even nel 2018.
Inoltre la posizione di cassa (attesa a 50-55 milioni a fine 2016) potrebbe consentire acquisizioni opportunistiche, al fine di accelerare l’esecuzione del piano. Per Paolo Ainio, presidente esecutivo di Banzai, c’è « un percorso 2017-2021 che segna un passo importante. Con il cambio di denominazione della società puntiamo con decisione sulla nuova generazione dell’e-commerce». L’azienda investirà inoltre circa 40 milioni di euro nei prossimi 5 anni in tecnologia per accelerare lo sviluppo. (R.Fi.)
Settimana prossima potrebbe maturare il dossier Pekao, mentre di qui al 12 si deciderà la sorte di Pioneer: come accennato, alla fine il termine per la presentazione delle offerte vincolanti è stato spostato da ieri alla giornata di oggi. Stando ai rumors di mercato, si attendono almeno quattro pretendenti: la cordata PosteAnima-Cdp (che poco prima della mezzanotte ha confermato la propria offerta), i francesi di Amundi, gli australiani di Macquarie e Ameriprise Financial, attraverso la controllata Threadneedle asset management; più fredda Aberdeen, che però non eslcuderebbe un rientro in sinergia con la cordata italiana, visto che gli scozzesi sono per lo più interessati agli asset esteri. La valorizzazione di Pioneer sarebbe vicina ai 3 miliardi, ma oltre al corrispettivo cash c’è anche da definire modalità e valori del contratto di distribuzione,