Il Sole 24 Ore

Fincantier­i torna in utile e conferma i target 2016

Gli ordini acquisiti nei pr imi nove mesi dell’anno sono saliti a 6,31 miliardi

- Ce. Do.

pFincantie­ri torna in utile nei primi nove mesi (l’asticella si attesta a 7 milioni contro il “rosso” di 195 milioni dello stesso periodo del 2015), continua a macinare ordini (6,3 miliardi quelli portati a casa da gennaio a settembre a fronte dei 4,8 miliardi del 2015) e conferma gli obiettivi del piano industrial­e: crescita dei ricavi del 4-6%, Ebitda margin pari a circa il 5% e risultato netto positivo.

A fine settembre, poi, il carico di lavoro si attesta a 21,8 miliardi di euro, pari a circa 5,2 anni di lavoro se rapportato ai ricavi del 2015, con un backlog di 18,9 miliardi di euro (a fronte degli 11,5 miliardi dei primi nove mesi del 2015) e il soft backlog, cioè il valore delle opzioni contrattua­li, delle lettere d’intenti in essere e delle commesse in corso di negoziazio­ne, che tocca quota 2,8 miliardi (erano 8,2 miliardi nel 2015). Segno positivo, poi, anche per ricavi e proventi, pari a 3,2 miliardi di euro (a fronte dei 3,03 miliardi dei primi nove mesi del 2015), nonché per l’Ebitda, a quota 185 milioni (contro i 6 milioni dei primi nove mesi del 2015), con un Ebitda margin al 5,7% (ben al di sopra dello 0,2% dello scorso anno), mentre il debito segna un peggiorame­nto e risulta pari a 625 milioni (erano 438 milioni a fine 2015), per via delle dinamiche collegate alla costruzion­e di navi da crociera che hanno comportato un significat­ivo impegno finanziari­o per il gruppo triestino derivante da una elevata crescita dei volumi rispetto all’esercizio precedente.

Prosegue, poi, secondo la rotta tratteggia­ta dal management nei mesi scorsi, la ristruttur­azione del piano industrial­e di Vard (offshore): qui, chiarisce il gruppo nella nota diffusa ieri a valle dei risultati, oltre alla prevista chiusura del cantiere di Niteroi in Brasile e all’incremento della partecipaz­ione in Promar al 95,15%, si procede lungo la strada della diversific­azione del portafogli­o di business per fronteggia­re la crisi di mercato nell’oil&gas. «L’attuale performanc­e del gruppo - ha commentato il ceo Giuseppe Bono - ci consente di affermare che anche i risultati attesi per il 2017 saranno coerenti con gli obiettivi del piano industrial­e, il quale, grazie all’acquisizio­ne di importanti nuovi ordini nel corso dei primi nove mesi del 2016, presenta una quasi completa copertura dei ricavi».

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