Accordo su i centri per l’impiego
Per garantire la continuità operativa dei centri per l’impiego, Governo e Regioni hanno concordato di rinnovare per il 2017 l’accordo quadro in materia di politiche attive sottoscritto il 30 luglio 2015, al fine di accompagnare ulteriormente la fase transitoria verso il nuovo assetto organizzativo previsto dal Jobs act, in attesa degli esiti del referendum costituzionale che ridefinirà la ripartizione delle competenze sull’organizzazione del mercato del lavoro. Il nuovo accordo ripropone la compartecipazione di risorse per un terzo a carico delle Regioni e due terzi del ministero del Lavoro, per la cui copertura sono previsti 220 milioni nel disegno di legge di bilancio 2017. mativa nazionale, come quella italiana, che obbliga le amministrazioni aggiudicatrici a valutare la mancanza del Durc al momento della data di partecipazione a una gara d’appalto.
La norma giudicata lecita dalla Corte è stata oggi abrogata, ma il principio di diritto affermato dal giudice comunitario sembra applicabile anche rispetto al nuovo codice appalti (Dlgs 50/2016), in quanto l’articolo 80 del nuovo testo ha riprodotto in termini uniformi la vecchia disciplina.
Tale norma, infatti, continua a far coincidere il momento in cui deve essere posseduto il Durc con il termine di presentazione dell’offerta; la nuova disposizione precisa che l’esclusione non può essere deliberata se l’impresa ha ottemperato ai suoi obblighi pagando o impegnandosi in modo vincolante a pagare le imposte o i contributi previdenziali dovuti, compresi eventuali interessi o multe, purché il pagamento o l’impegno siano stati formalizzati prima della scadenza del termine per la presentazione delle domande.