Il Sole 24 Ore

Accordo su i centri per l’impiego

- Gianni Bocchieri www.quotidiano­lavoro.ilsole24or­e.com

Per garantire la continuità operativa dei centri per l’impiego, Governo e Regioni hanno concordato di rinnovare per il 2017 l’accordo quadro in materia di politiche attive sottoscrit­to il 30 luglio 2015, al fine di accompagna­re ulteriorme­nte la fase transitori­a verso il nuovo assetto organizzat­ivo previsto dal Jobs act, in attesa degli esiti del referendum costituzio­nale che ridefinirà la ripartizio­ne delle competenze sull’organizzaz­ione del mercato del lavoro. Il nuovo accordo ripropone la comparteci­pazione di risorse per un terzo a carico delle Regioni e due terzi del ministero del Lavoro, per la cui copertura sono previsti 220 milioni nel disegno di legge di bilancio 2017. mativa nazionale, come quella italiana, che obbliga le amministra­zioni aggiudicat­rici a valutare la mancanza del Durc al momento della data di partecipaz­ione a una gara d’appalto.

La norma giudicata lecita dalla Corte è stata oggi abrogata, ma il principio di diritto affermato dal giudice comunitari­o sembra applicabil­e anche rispetto al nuovo codice appalti (Dlgs 50/2016), in quanto l’articolo 80 del nuovo testo ha riprodotto in termini uniformi la vecchia disciplina.

Tale norma, infatti, continua a far coincidere il momento in cui deve essere posseduto il Durc con il termine di presentazi­one dell’offerta; la nuova disposizio­ne precisa che l’esclusione non può essere deliberata se l’impresa ha ottemperat­o ai suoi obblighi pagando o impegnando­si in modo vincolante a pagare le imposte o i contributi previdenzi­ali dovuti, compresi eventuali interessi o multe, purché il pagamento o l’impegno siano stati formalizza­ti prima della scadenza del termine per la presentazi­one delle domande.

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