Reato la mancata consegna dei libri al socio
È un dovere agevolare la ver ifica sull’amministrazione
pMancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice per l’amministratore della Srl che ignora il provvedimento con il quale gli viene ordinato di far consultare al socio non amministratore i documenti. La Cassazione (sentenza 47307) respinge il ricorso dell’amministratore di una Srl al quale era stata contestata la violazione dell’articolo 2625, comma secondo, per aver ostacolato il socio non amministratore nella sua attività di controllo sull’amministrazione, provo- candogli un danno. Atteggiamento dal quale il ricorrente non aveva desistito neppure quando il giudice gli aveva ingiunto di farlo con un provvedimento d’urgenza (articolo 700 del Codice di procedura civile), facendo così scattare anche il reato previsto dall’articolo 388 del Codice penale sulla mancata esecuzione dolosa dell’ordine del giudice.
Il ricorrente si era difeso affermando che, essendo la società dotata di collegio sindacale, il “socio ostile” avrebbe potuto superare l’ inerzia rivolgendosi a quest’ultimo per ottenere i libri contabili. I giudici della sesta sezione penale, precisano innanzitutto che non si trattava di semplice inerzia o rifiuto a mostrare quanto richiesto. L’imputato impediva al socio «con ostacoli e raggiri» di esercitare i suoi poteri ispettivi (articolo 2476 comma secondo del codice civile). Il tutto allo scopo di nascondere una serie di operazioni tese ad assicurare un finanziamento indiretto ad una società terza che faceva capo a lui in danno della Srl e dei suoi soci. La Cassazione precisa che il socio non amministratore è titolare di un vero e proprio diritto potestativo ad avere pieno accesso ai documenti relativi alla gestione e all’amministrazione della società, che prescinde completamente dalla circostanza che questa sia dotata di un collegio sindacale.
Anzi la Suprema corte precisa che nel nuovo impianto normativo per le Srl non è richiesta l’esistenza dei sindaci proprio perché «a ciascun socio è affida- to il diritto di esercitare un controllo penetrante». I giudici ricordano anche che il diritto di querela per il reato di impedito controllo spetta a tutti i soci che abbiano subìto un danno patrimoniale, indipendentemente dal fatto che questo sia stato immediatamente determinato dal comportamento degli amministratori o «indirettamente causato dal pregiudizio recato al patrimonio sociale».
Mentre il reato previsto dall’articolo 388 comma secondo era scattato per la violazione del provvedimento giudiziario.