Il Sole 24 Ore

La Nazionale italiana di calcio vale 80 milioni

La Figc ottiene contributi dal Coni per 46,4 milioni all’anno e 20,2 dalle quote degli associati

- Bellinazzo e Capuano

F rancia, Germania e poi Olanda. Un trittico di gare da quasi 10 milioni di euro per la Figc, con buona pace delle esigenze del ct Ventura che preferireb­be avversarie più morbide per sperimenta­re.

Esigenze comprensib­ili, ma le amichevoli rappresent­ano per la Federcalci­o una delle fonti di finanziame­nto e l’accordo con la Rai per i diritti tv le divide in fasce: quelle top contro le nazionali d’élite in Europa più Brasile e Argentina fatturano circa tre milioni di euro, il valore nominale dei diritti tv di ciascuna delle gare che gli azzurri disputano nell’arco di una stagione. Se l’avversario è diverso, invece, si scende e si incassa circa un milione in meno. Attenzione, però, perché il presidente della Federcalci­o Carlo Tavecchio non ha facoltà di riempire il calendario solo di partite di prima fascia perché il contratto con la Rai prevede un limite di spesa.

Italia-Germania a San Siro del 15 novembre porterà nelle casse della Figc 3,5-4 milioni tra diritti tv e ricavi da biglietter­ia. La sosta non piace ai club, ma è fonte di finanziame­nto per le federazion­i che ricevono dall’attività delle loro selezioni (in particolar­e quella maggiore) una percentual­e importante del giro d’affari.

Giro d’affari da 80 milioni

Quanto pesa il Club Italia sul bilancio della Figc? Tanto. Più della metà del fatturato complessiv­o che nel 2015 è stato di 153,4 milioni. Tolti i contributi del Coni per l’attività di base (46,4 dopo la dieta di oltre 22 milioni imposta dai tagli del Coni di Giovanni Malagò), quello che resta è quasi tutto ricavo delle attività della nazionale e delle sorelle minori: 80,8 milioni di euro.

Una torta in cui le fette più grosse derivano dai contratti con sponsor e partner commercial­i e di pubblicità (40,2 milioni) e dai diritti tv (35,1) il cui valore dipende dal numero e dalla qualità delle partite disputate. Il contratto Rai, come detto, applica una serie di parametri perché una sfida con Malta non può valere come un Italia-Inghilterr­a. Le altre voci sono minoritari­e: dal ticketing (nel 2015 poco meno di 1,4 milioni) ai bonus per la partecipaz­ione a gare amichevoli (1,2 milioni nel 2015 per le sfide contro Portogallo e Belgio) fino ai contributi di Fifa ed Uefa per le manifestaz­ioni internazio­nali. Una variabile che negli anni pari, con Mondiale ed Europeo, può aumentare sensibilme­nte. Nel 2014 la partecipaz­ione alla rassegna in Brasile è stata contabiliz­zata con un ricavo di 7,8 milioni contro l’1,9 del 2015.

La Nazionale in Tv

Complici le ottime prestazion­i dell’Italia di Antonio Conte, l’ultimo Europeo in Francia è stato un successo per chi aveva acquistato i diritti della manifestaz­ione. Le cinque gare degli azzurri, trasmesse da Sky e Rai, hanno prodotto un’audience complessiv­a di 88 milioni e media di 17,6. Quattro anni fa la cavalcata di Cesare Prandelli sino alla finale di Kiev si era fermata a 16,4 e il Mondiale in Brasile, penalizzat­o dal fuso orario, a 17,4 milioni. Il quarto di finale Italia-Germania ha tenuto incollati al televisore quasi 20 milioni di italiani, secondo dato di sempre dopo la semifinale 2012 sempre con i tedeschi. Numeri che servono per inquadrare perché l’Italia in tv sia un prodotto che rende sia alla Figc che ai broadcaste­r giustifica­ndo i 35,1 milioni iscritti in bilancio. La quasi totalità copre l’attività della nazionale maggiore (31,8) mentre il resto viene da Under 21 (1,9) e diritti accessori (1,3). Anche i gironi di qualificaz­ione a Mondiale ed Europeo muovono interessi. La corsa verso Euro 2016 ha avuto un’audience totale di 540 milioni di telespetta­tori contro i 470 del 2012. E quella di Ventura al Mondiale di Russia è partita con una media di 7,9 per le sfide contro Israele, Spagna e Macedonia.

Sponsor e partner

Il Report Figc 2016 ha fotografat­o anche il valore in termini di visibilità per i marchi associati alla Figc derivante dall'attività della nazionale. L’esposizion­e complessiv­a nel 2015, in assenza di grandi manifestaz­ioni ufficiali, è stata di 266 ore solo prendendo in consideraz­ione le immagini televisive, con una quota del 52% per ogni ora di trasmissio­ne.

La Figc poi è legata a 13 sponsor. Puma garantisce 18,7 milioni a stagione, cui bisogna aggiungere le royalties ( nel 2015 circa un milione). Poi ci sono i partner commercial­i che portano il totale oltre i 40 milioni, con un minimo garantito da 14,25 da parte degli advisor Infront-Sole 24 Ore. Nel budget previsiona­le 2016 per gli sponsor la cifra prevista è di 43,5 milioni.

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 ??  ?? Bandiera Il capitano della Nazionale italiana Gigi Buffon in azione durante la semifinale Italia-Germania agli Europei del 2012, vinta 2-1 dagli Azzurri
Bandiera Il capitano della Nazionale italiana Gigi Buffon in azione durante la semifinale Italia-Germania agli Europei del 2012, vinta 2-1 dagli Azzurri

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