Il Sole 24 Ore

Grillo: il direttorio è morto Gaffe sui Musei vaticani

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«Nel Movimento decide il Movimento. Il direttorio non c’è più, ci sono le commission­i e c’è un programma. Quando le cose non sono nel programma si votano in rete». In una intervista rilasciata a Euronews, Beppe Grillo suona il de profundis per l’esperiment­o del gruppo di cinque deputati (Di Battista, Di Maio, Fico, Ruocco e Sibilia) naufragato dopo gli incidenti e le liti intorno alla giunta romana di Virginia Raggi. Che il «capo politico» del M5S continua a sostenere (almeno fino al referendum, avrebbe garantito ai più critici), inciampand­o però in una gaffe: «I Musei vaticani sono del Comune e credo che non percepisca niente. Parleremo con Bergoglio, a meno che non lo sappia». Dal Pd Michele Anzaldi attacca: «Grillo, in difficoltà per la vicenda delle firme false e il flop della giunta M5S Roma, la spara grossa e dice una balla colossale: i Musei vaticani non sono del Comune e non sono neanche su suolo italiano».

Sviste a parte, Grillo è un fiume in piena. Sostiene che «Renzi si affossa da solo», che è un «amorale», ma che «saremo con lui se vuole fare un referendum sull’euro esulfisc al compact ». Afferma che« i costituzio­nalisti escogitano cambiament­i sull’ Italicum perché sanno che se andiamo al ballottagg­io vinciamo noi». E guarda al post-4 dicembre: «Chiederemo le elezioni in ogni caso». E «se dobbiamo andare al governo ci stiamo preparando per selezionar­e le persone: non è facile: ci presentere­mo con un premier e una squadra condivisi dalla rete». Non sarà comunque lui a candidarsi presidente del Consiglio: «Io sono un commediant­e».

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