Roma, salario accessorio per 23mila dipendenti
A fine novembre i 23mila dipendenti del Campidoglio riceveranno la quota B del salario accessorio 2015. «Ce l’abbiamo fatta», ha esultato la sindaca Virginia Raggi dal sito del comune (e non dal blog di Grillo, dopo le critiche ricevute per averlo usato come canale istituzionale). La soluzione per superare l’impasse - contenuta in una delibera approvata ieri in tarda serata dalla giunta - è quella illustrata al sottosegretario De Vincenti a Palazzo Chigi il 18 ottobre: far leva sull’articolo 4 del Dl 16/2014 secondo cui, in caso di violazione dei limiti finanziari alla contrattazione integrativa (il Mef aveva contestato 340 milioni erogati dal 2008 al 2013 perché distribuiti a pioggia ), si possono recuperare le somme indebitamente erogate attraverso economie digestione, indi- viduate nei 440 milioni previsti dal piano di rientro dal debito. Giuridicamente, per il Campidoglio, la partita è sbloccata: il Fondo si può ricostituire, pagando subito il conguaglio 2015 (circa 30 milioni) e poi il 2016, e si possono riavviare le trattative sulla contrattazione decentrata evitando gli errori passati. Plauso dei sindacati: «La sindaca ha mantenuto la parola». Proprio sul piano di rientro mercoledì si era riunito il tavolo interistituzionale, fermo da luglio, che si è aggiornato per chiudere sul rispetto del cronoprogramma al 1° semestre 2016. E Grillo ha provato a servire un nuovo assist a Raggi per placare le critiche sulla conferma di Marra al Personale: «È un’eroina entrata in una superfetazione di corruzione di 50 anni».