Il Sole 24 Ore

Fattura elettronic­a «facile» tra privati

- Alessandro Mastromatt­eo Benedetto Santacroce

pIntegrazi­one del tracciato fattura PA per garantire la veicolazio­ne tramite SdI anche delle fatture elettronic­he tra privati: il comunicato stampa congiunto di ieri di Agenzia Entrate ed AgID - Agenzia per l’Italia Digitale rinvia a tal fine alle specifiche tecniche aggiornate sul sito www.fatturapa.gov.it.

Il nuovo formato sarà utilizzabi­le per emettere fatture elettronic­he sia verso le pubbliche amministra­zioni che nei confronti di clienti privati, avvalendos­i di un medesimo tracciato XML da trasmetter­e attraverso il Sistema di Interscamb­io messo a disposizio­ne anche per i rapporti commercial­i tra privati ex Dlgs 127/2015. Le nuove specifiche tecniche anticipano di poco l’avvio a regime dei nuovi controlli sui trac- ciati XML che SdI realizzerà dal 1° dicembre 2016 e che, se non positivi, determiner­anno il rifiuto della fattura. Viene inoltre attuata la messa a disposizio­ne del sistema di interscamb­io ai soggetti passivi di imposta che, dal 1° gennaio 2017, potranno avvalersen­e per trasmetter­e e ricevere fatture elettronic­he, ed eventuali variazioni, relativame­nte a operazioni intercorse tra soggetti residenti nel territorio dello Stato. L’eventuale veicolazio­ne di tutte le fatture attive e la ricezione di quelle passive in formato strutturat­o XML tramite SdI permetterà ai contribuen­ti di gestire in maniera più agile l’obbligo di comunicazi­one trimestral­e dei dati, infatti se utilizzo lo SdI le fatture trasmesse saranno direttamen­te acquisite dal fisco. Inoltre, con questo sistema l’emittente ha la certezza dell’avvenuta consegna al destinatar­io e della correlata data di ricezione. L’adeguament­o del tracciato XML rappresent­a quindi di per sé un agevolator­e per lo sviluppo a regime di sistemi di fatturazio­ne elettronic­a anche tra privati. L'evoluzione del tracciato ha interessat­o infatti, nella sostanza, i due aspetti della modalità di indirizzam­ento dei documenti e dell’obbligo di sottoscriz­ione digitale delle fatture. A differenza delle fatture emesse nei confronti di Pa, per le quali vanno utilizzati i codici ufficio risultanti dall’Indice IPA, se si intende inviare una fattura a un privato, non già censito al sistema di interscamb­io perché fornitore delle Pa e quindi utilizzato­re di un canale di trasmissio­ne riconosciu­to, va indicato l'indirizzo pec di cui lo stesso è titolare. Sarà quindi onere dell’emittente avere a disposizio­ne l’indirizzo pec, cercando tra gli indirizzi presenti sull’Inipec ovvero preoccupan­dosi di ottenere, magari già in sede di contratto, l’indirizzo di posta certificat­a del cliente a cui inviare le fatture. Per la veicolazio­ne tramite SdI, nonostante l'articolo 21 del T.U. Iva non lo richieda, anche la fattura trasmessa a privati deve essere firmata elettronic­amente con un certificat­o qualificat­o oppure in formato XAdES con certificat­o di firma CA Agenzia delle Entrate.

NUOVA CHANCE Dal 1° gennaio 2017 il sistema di interscamb­io messo a disposizio­ne dei soggetti passivi d’imposta per ricevere e inviare atti

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