Lincei al lavoro verso il G7 delle Accademie nazionali
Per l’Accademia dei Lincei il 2017 sarà un anno particolarmente impegnativo. Oltre alla consueta attività istituzionale, infatti, si dovrà far fronte al G7 delle Accademie nazionali, che precederà il G7 politico, e ci si dovrà preparare per celebrare i 60 anni dei Trattati di Roma. Lo ha sottolineato ieri a Roma Alberto Quadrio Curzio, presidente dei Lincei, nella cerimonia di inaugurazione del 414° anno accademico, durante la quale sono anche stati consegnati i distintivi ai nuovi soci accademici e sono stati assegnati i premi Antonio Feltrinelli nel campo delle scienze fisiche, matematiche e naturali.
L’appuntamento è stato salutato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che con un telegramma ha sottolineato l’«indiscusso prestigio» dei Lincei e ha ricordato come «la peculiare vocazione dell’Accademia a coniugare tradizione e innovazione in una prospettiva ispirata ai valori di un autentico umanesimo e l’attività intrapresa nella condivisione dei saperi in un proficuo scambio tra ricerca e società civile, contribuiscono alla creazione di competenze professionali avanzate e allo sviluppo di un esemplare modello culturale, valore fondante della coscienza civile e fattore di progresso, di coesione e di evoluzione sociale».
Anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha fatto pervenire il proprio messaggio all’Accademia, la quale «rappresenta un patrimonio per il nostro Paese e un valore per il contributo che dà e che può dare anche al progresso civile e alle istituzioni». Il premier si è, inoltre, soffermato sul G7 delle Accademie, che si terrà a Roma a marzo e precederà il G7 politico previsto per il 26 e 27 maggio a Taormina. Per Renzi i tre temi scelti per l’incontro fra gli accademici – la resilienza ai disastri da parte del patrimonio culturale; la crescita economica e le tecnoscienze; l’invecchiamento e i costi sociali delle malattie neurodegenerative – sono di «assoluta attualità per i Paesi sviluppati, ma anche per quelli in via di sviluppo e per i rapporti Nord-Sud». Contributi che saranno consegnati al presidente del Consiglio quando a maggio incontrerà i Lincei e le altre Accademie e che Renzi si è fatto carico di portare all’attenzione del G7 politico.
Il G7 delle Accademie – nato nel 2005 per iniziativa della Royal Society e che vede il nostro Paese coinvolto per la seconda volta – vuole, infatti, che dall’incontro scaturiscano indicazioni sulle priorità da affrontare a livello mondiale da sottoporre ai Capi di Stato e di Governo impegnati nel G7. Oltre alle Accademie, nel prossimo G7 della cultura saranno invitate in veste di osservatori anche le organizzazioni accademiche internazionali e quelle delle grandi aree geopolitiche. «È un’importante innovazione», ha commentato Quadrio Curzio, che ha inoltre sottolineato la capacità interdisciplinare dei Lincei, «pressoché unica tra le grandi accademie perché, in quasi tutti gli altri Paesi, c’è una netta distinzione tra le scienze matematiche e naturali e le scienze umanistiche».
L’altro appuntamento in agenda è quello per i 60 anni dei Trattati di Roma, sul quale, ha affermato Quadrio Curzio, «i Lincei non possono essere silenti per la loro storia, per il loro presente e futuro. Tutto il nostro periodo postbellico (dall’iniziale impegno del nostro Socio linceo Luigi Einaudi, poi primo presidente della Repubblica) fino a oggi è costellato di impegno europeo dei Lincei (...)».
Accademia che ieri ha accolto 34 nuovi soci eletti quest’anno - 28 italiani e 6 stranieri - che portano a 534 il numero complessivo degli accademici. Subito dopo sono stati conferiti i premi finanziati dal fondo Antonio Feltrinelli. I due premi da 250mila euro sono stati assegnati al matematico Jean Bourgain e alla Comunità di S. Egidio, che sta portando avanti in Africa il programma Dream di intervento sanitario, all’interno del quale è stato aperto il centro di salute di Zimpeto, nel Mozambico. Gli altri premi da 65mila euro sono andati a Roberto Ragazzoni e Piero Salinari per l’astronomia, a Bruno Coppi per la chimica e la fisica, a Roberta Oberti per le geoscienze e ad Alberto Mantovani per le scienze biologiche.