Trump? cop22 va avanti
« Trump alla Casa Bianca? La Conferenza va avanti lo stesso». Questa la reazione mercoledì 9 novembre dei partecipanti alla Conferenza Onu sul clima (Cop22) in corso a Marrakesh, in Marocco. Con la ratifica di 103 Paesi, è stato sottolineato, l’accordo di Parigi viaggia ormai sui binari della presa di coscienza ambientalista: troppo tardi per fermare la macchina operativa. In più, viene spiegato, il negoziato è studiato per dipendere il meno possibile dai cambi di governo dei singoli Stati». Dunque Cop22 va avanti, ma sarà dura a Marrakesh far finta che negli Stati Uniti non sia accaduto nulla.
« Fare previsioni di brevissimo termine sulle politiche americane legate al climate change è assolutamente prematuro – spiega Rodolfo Fracassi, director di Mainstreet Partners –. Non escludiamo un aumento della volatilità circoscritto al settore energe rinnovabili Usa nel breve periodo » . Fracassi mette l’accento sul generico programma di Trump a proposito dell’energia: « Oltre ai classici accenni alle energie fossili e al fracking, non è stato argomentato in dettaglio un piano energetico per il Paese » . Infine, nota Fracassi, non è detto che il Congresso a maggioranza repubblicana sia così compatto a favore di Trump: « Riteniamo che nonostante la vittoria al Congresso, smantellare la legislazione energetica creata da Obama in quattro / otto anni sia difficile e il supporto del partito alle iniziative del neopresidente non è cosi scontato vista l’evoluzione della campagna elettorale » .