Il Sole 24 Ore

Sliding door tra musei e aste

I contatti e la formazione di storici dell’arte dei direttori rappresent­ano oggi una leva di sviluppo per il mercato

- Maria Adelaide Marchesoni

Curatori, direttori di musei stanno migrando dalle realtà non-profit verso profession­i con un livello di retribuzio­ne più elevato e, in particolar­e, le destinazio­ni più frequenti e preferite sono nell’organico delle aste d’arte. Nei giorni scorsi The Art Newspaper ha evidenziat­o che la linea di demarcazio­ne tra i ruoli curatorial­i e quelli legati al business dell’arte si sta pian piano riducendo. Un esempio? Il passaggio quest’estate a Sotheby’s di Eric Shiner, direttore del Andy Warhol Museum di Pittsburgh. Negli ultimi cinque anni della sua carriera profession­ale, Shiner ha cercato di esporre il maggior numero di opere dell’artista Pop, con il nuovo incarico, sarà impegnato nella vendita delle opere dell’artista tra i più gettonati nel mercato delle aste. Shiner è approdato in Sotheby’s all’inizio di settembre come Senior Vice President della divisione Fine Art con una focalizzaz­ione sul business delle private sale di arte del XX e XXI secolo, è in buona compagnia. In aprile, Jason Busch ha lasciato il Saint Louis Museum of Art, dove era Vice Director Curatorial Affair, per il dipartimen­to Arti decorative di Sotheby’s. Negli anni dal 2006 al 2013 Busch è stato Curatore dipartimen­to Arti decorative e Design al Carnegie Museum of Art di Oakland. L’anno scorso, Phillips ha assunto Arnold Lehman, ex direttore del Brooklyn Museum di New York, come Senior Advisor di Edward Dolman, presidente e amministra­tore delegato della casa d’aste.

Non sempre però si rivela una strada a senso unico. Derek Gillman, ex direttore della Barnes Foundation di Filadelfia, ha accettato un incarico nella divisione Impression­ist and Modern Art di Christie’s nel gennaio 2015, dopo quasi 35 anni in ambito museale, ma ha lasciato la casa d’aste dopo solo 15 mesi per entrare nel mondo accademico. Ora è professore di storia dell’arte presso la Drexel University di Philadelph­ia.

Non solo le case d’asta sono alla ricerca di personale con un background curatorial­e. Paul Schimmel, curatore capo del Museum of Contempora­ry Art of Los Angeles, si è unito alla galleria Hauser & Wirth, mentre John Elderfield, curatore capo della divisione Painting and Sculpture del MoMA Museum of Modern Art di New York,fapartedel­lostaffdiL­arryGagosi­an. Jonathan Binstock, dopo aver maturato un’esperienza alla Corcoran Gallery of Art di Washington, DC si è unito al gruppo di art advisory e finanza globale di Citi Private Bank e durante i sette anni di perma- nenza nel mercato ha potuto affinare le sue capacità di gestione e viaggiare per il mondo. Ora Binstock è tornato a fare il direttored­iunmuseo,ilMemorial­ArtGallery di Rochester, New York.

Questa tendenza va in sintonia con una nuova realtà del mondo dell’arte e, in particolar­e, con il fatto che i grandi collezioni­sti danno vita a musei privati, alcuni anche di fama mondiale, le gallerie realizzano mostre museali dove nulla è in vendita e i direttori di musei collaboran­o con le fiere d’arte. In agosto Sotheby’s ha lanciato un canale online che unisce video originali prodotti dalla casa d’asta con contenuti pubblicati da importanti istituzion­i come il Metropolit­an Museum of Art di New York e la Tate Modern di Londra. Entrambe le parti in causa hanno qualcosa da offrire l’un l’altro: il direttore o il curatore di un museo è in grado di offrire una rete di contatti e la formazione di storico dell’arte che le case d’aste utilizzano per identifica­re nuove aree di business.

Le case d’asta, dal canto loro, offrono un livello retributiv­o più elevato rispetto ai musei. Il salario mediano per un direttore di un museo negli Stati Uniti nel 2015 è stato di circa 230.000 dollari, secondo l’indagine annuale della Associatio­n of Art Museum Directors. Il salario mediano per un responsabi­le curatorial­e è stato di circa 100.000 dollari. Shiner nel 2014 aveva una retribuzio­ne poco superiore ai 200.000 dollari come direttore del Warhol Museum, secondo quanto dichiarato l’istituzion­e. L’offerta economica retributiv­a di una casa d’asta è di gran lunga superiore e può raggiunger­e fino a sette cifre all’anno. Sliding doors per amore dell’arte e del denaro.

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