Il Sole 24 Ore

Un modello per Industria 4.0

Presto i tavoli tecnici con le misure per accompagna­re la rivoluzion­e digitale

- Giorgio Pogliotti Claudio Tucci

pD all’innovazion­e al welfare, dal Mezzogiorn­o ai giovani, alla formazione: sono questi i titoli intorno ai quali parte il confronto tra Confindust­ria, Cgil, Cisl e Uil per riempire di contenuti il “patto per la fabbrica”.

Dopo l’accordo politico di ieri, i primi tavoli tecnici partiranno in tempi brevi, con l’obiettivo di arrivare a gennaio con le proposte delle parti che serviranno ad accompagna­re Industria 4.0, sul versante di un moderno modello di relazioni industrial­i che sia funzionale alle imprese nel processo di digitalizz­azione, nell’investimen­to sul capitale umano, individuan­do misure di politica economica che possano dare impulso a crescita e occupazion­e. In parallelo ai tavoli tecnici, Confindust­ria e sindacati si confronter­anno sui temi della bilaterali­tà e della rappresen- tanza, per scrivere poi le nuove regole sull’assetto della contrattaz­ione collettiva che servirà al mondo produttivo per affrontare la sfida della quarta rivoluzion­e industrial­e. Si tratta di puntare su una formazione di qualità che parta dagli studenti, utilizzand­o il nuovo strumento dell’alternanza scuola-lavoro, con programmi di studio e di pratica on the job, co-progettati tra impresa e scuola sulla base delle esigenze dei territori. Il faro dovrà essere acceso soprat- tutto sui giovani - particolar­mente penalizzat­i dalla crisi - e sul rafforzame­nto delle conoscenze sempre più indispensa­bili nei nuovi mestieri. Con gli incentivi messi in campo dal governo nella legge di Bilancio, anche il welfare contrattua­le diventa una carta da giocare sul terreno della negoziazio­ne tra le parti per favorire quello scambio tra salario e produttivi­tà, che si rivela decisivo per rilanciare il sistema produttivo. Accanto a queste sfide, c’è poi da gestire la partita dei processi di riconversi­one industrial­e puntando sulle politiche attive per affrontare la gestione degli esuberi. La bilaterali­tà, da questo punto di vista, può svolgere un ruolo importante, soprattutt­o attraverso i fondi interprofe­ssionali. Ma è impensabil­e un rilancio dell’industria, senza passare per la ripresa del Mezzogiorn­o con politiche nazionali declinate con maggiore intensità al Sud.

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In fabbrica. Una fase della lavorazion­e in uno stabilimen­to automobili­stico

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