Il Sole 24 Ore

Disgelo tra il Colle e il segretario Pd Più opzioni sul tavolo

- Lina Palmerini

pDopo le tensioni dei giorni scorsi, quel braccio di ferro sul voto a febbraio ignorando il passaggio di rifare una nuova legge elettorale, i rapporti tra Renzi e il Colle tornano distesi. Il colloquio di ieri sera quando il leader Pd è andato da Sergio Mattarella per rassegnare le dimissioni, è stato all’insegna del chiariment­o degli equivoci. Una chiacchier­ata lunga e cordiale in cui Renzi avrebbe detto i suoi timori e le sue diffidenze. E il capo dello Stato precisato che l’altolà sul voto e sulla legge elettorale era rivolto a tutti e non solo a Renzi. In questa conversazi­one spesso è saltato fuori il nome di Dario Franceschi­ni anche per il suo rapporto con il Colle. Insomma, alla fine il premier dimissiona­rio è apparso rasserenat­o dalle parole del capo dello Stato, ha fatto marcia indietro sul voto a febbraio e ha assunto una posizione più responsabi­le e aperta sul governo di scopo, la vera carta che potrebbe portare alla fine di questa crisi.

Crisi che si apre questa sera alle 18 al Quirinale con l’avvio delle consultazi­oni. Sergio Mattarella ha preso atto della posizione del Pd di provare a verificare la disponibil­ità degli altri partiti su un Governo istituzion­ale “di tutti” e alla fine sarà ascoltata la delegazion­e del Pd con la formazione indicata da Renzi nella direzione. Quello sarà il primo giro di consultazi­oni e si vedrà a quale esito porterà. Probabilme­nte sarà necessario un altro giro se il Colle non troverà margini per compiere già una scelta. Ma nessuno al Quirinale è in grado di pre-confenzion­are soluzioni, soprattutt­o perché all’inizio di una crisi molte posizioni dei partiti sono più tattiche che di sostanza.

Il calendario del Colle prevede che oggi sarà la giornata delle cariche istituzion­ali: verranno ascoltati i presidenti di Camera e Senato e il presidentr­e emerito Giorgio Napolitano. Poi nelle giornate seguenti sarà il turno dei gruppi misti e poi dei partiti. I 5 Stelle non avranno in delegazion­e Grillo, il giro si concluderà sabato con il Pd.

Intanto il capo dello Stato ha preso atto delle dimissioni di Renzi rese alle 19 di ieri sera. Un gesto accompagna­to dal comunicato di rito del Quirinale. «Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto il presidente del Consiglio dei ministri, dottor Matteo Renzi, il quale, essendosi concluso l’iter parlamenta­re di esame e di approvazio­ne della legge di bilancio, ha rassegnato le dimissioni del governo da lui presieduto. Il presidente della Repubblica si è riservato di decidere e ha invitato il governo a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti». A comunicarl­o è il segretario generale del Quirinale, Ugo Zampetti.

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